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Imprevisto alla Scala di Milano nel concerto di riapertura. Ecco cos’è successo

Dopo 133 giorni le porte del tempio della lirica sono state nuovamente aperte. Ma un imprevisto ha movimentato la serata, ecco cos'è successo

Dopo 133 giorni di chiusura a causa dell’emergenza Coronavirus il tempio della lirica, il Teatro alla Scala, ha rialzato il sipario. Quattro concerti dal vivo, dal 6 al 15 luglio, con un massimo di 600 persone in sala nel rigoroso rispetto del protocollo sanitario. Tre nomi d’eccezione per il grande ritorno a teatro: il baritono Luca Salsi, la pianista Beatrice Rana e il violoncellista Mischa Maisky. Ma la prima serata alla Scala si è aperta con un imprevisto. Infatti, il baritono Luca Salsi ha avuto un malore dopo le prove nel pomeriggio e non ha potuto esibirsi. Ad annunciarlo dal palco, riaccogliendo così in sala i 600 spettatori rigorosamente con mascherina e distanziati, è stato il sovrintendente Dominique Meyer, “emozionato per risentire di nuovo il rumore in questa sala” e di “riascoltare musica e interpreti insieme” al pubblico, ha detto.

Simone Piazzola apre la prima serata alla Scala

“Oggi è un giorno bello perché c’è di nuovo la musica in questo teatro e niente è cosi’ emozionante come la musica dal vivo”, ha detto ancora il sovrintendente. Sul palco, al posto di Salsi, il baritono Simone Piazzola che ha “riscaldato la voce nel viaggio in auto da Verona”, giusto un paio di ore prima che si alzasse il sipario. “E’ stata un’avventura perché quando mi hanno chiamato ero dal fisioterapista, ma questo teatro è il tempio italiano della lirica ed è una grande emozione. Prima di salire sul palco ho sentito il cuore battere fortissimo e mi ha dato la giusta energia”.

L’omaggio a Morricone

A concludere il concerto, apprezzato dal pubblico da cui sono arrivati diversi “bravi” oltre che minuti di applausi, anche un omaggio al maestro Ennio Morricone. Con un brano di ‘Nuovo cinema Paradiso’ suonato da Beatrice Rana al pianoforte e Micha Mainsky al violoncello. Al primo concerto post lockdown, anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana per cui la riapertura del teatro “riapre il cuore e la speranza”, l’assessore al Welfare Giulio Gallera e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. 

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