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La Scala, un viaggio virtuale con Google Arts & Culture nel teatro lirico più famoso al mondo

Il Teatro alla Scala mette online i suoi tesori più preziosi su Google Arts & Culture per raggiungere a casa il pubblico di tutto il mondo

Viaggiare all’interno del Teatro alla Scala, salire sul palcoscenico come una stella dell’opera, percorrere corridoi segreti. Ma anche entrare sul Palco Reale, curiosare nel laboratorio industriale e ingrandire i dettagli dei costumi indossati da Maria Callas. Tutto questo è possibile grazie alla tecnologia di Art Camera utilizzata per la prima volta sui costumi di scena. Il Teatro alla Scala mette online i suoi tesori più preziosi su Google Arts & Culture per raggiungere a casa il pubblico di tutto il mondo. Novantadue artisti provenienti da cinque paesi hanno creato la prima performance operistica della Scala eseguita in quarantena: un concertato dal ‘Simon Boccanegra’ di Giuseppe Verdi.

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L’archivio del Teatro alla Scala

“Siamo felici di presentare questo nuovo progetto con i nostri amici di Google che ha già fatto molto nel mondo con i musei. La Scala è uno dei più grandi teatri lirici del mondo. Questo Teatro nel corso di 250 anni ha costruito un archivio meraviglioso con tante immagini e ricordi, costumi. Tutta la nostra squadra ha messo su questo sito più di 240 mila foto, 1.200 immagini che vengono dal museo, 16 mila documenti musicali”. Così ha detto il sovrintendente del Teatro, Dominique Meyer, in collegamento da Vienna.

Un modo per avvicinarsi al teatro e ai suoi segreti

“Questi lavori che si fanno con la tecnologia per avvicinare tutti quelli che amano l’opera sono importanti. Questo progetto meraviglioso è pericoloso solo per un punto: si possono passare le notti a navigare ed è un grande piacere. Anch’io ho imparato tante cose che non sapevo sulla Scala. E’ un modo per crearsi una nuova cultura molto divertente e molto bello. Aggiunge aspetti che altrimenti non avremmo a disposizione” ha spiegato Meyer. E ha sottolineato: “Certo, lavoriamo tutti i giorni per far sì che nel momento in cui ci sarà un semaforo verde potremo tornare di nuovo con i nostri spettatori in teatro. E non vediamo l’ora, ma, anche quando torneranno in scena gli spettacoli, avremo il piacere di andare la sera, quando è finita la giornata, un po’ nei corridoi segreti del teatro e imparare delle cose che non sapevamo della nostra storia”.

La Scala, un simbolo di bellezza nel mondo

Del Corno ha ricordato che “La Scala è sempre stata un simbolo di bellezza per la sua straordinaria progettazione architettonica, sia nell’edificio originario del Piermarini sia nelle sue trasformazioni. E’ stata un simbolo di creatività, non si contano le opere che sono state eseguite in prima assoluta e gli straordinari compositori che hanno avuto l’opportunità di presentare i propri lavori ed è sempre stata un simbolo di qualità per il valore delle esecuzioni musicali e realizzazioni sceniche. Ma oggi il simbolo più potente che la Scala incarna è quello della rinascita. Storicamente è sempre stato così, la Scala ha vissuto momenti in cui ha saputo identificarsi con la storia stessa della città. Questo progetto ha dunque un significato enorme: le porte virtuali del Teatro alla Scala si aprono al mondo in attesa che riaprano quelle fisiche”.

 

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