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Cultura in tv, perché c’è bisogno di più divulgazione

C'è bisogno di più spazio per divulgazione e cultura in tv. Lo richiede lo stesso pubblico, come dimostrano i riscontri auditel negli ultimi tempi

C’è bisogno di più spazio per divulgazione e cultura in tv. Lo richiede lo stesso pubblico, come dimostrano i riscontri auditel ed il gradimento manifestato sui social in occasione di “Stanotte a Napoli” il reportage sulla città partenopea condotto da Alberto Angela e andata in onda la sera di Natale. Sulla scia delle serate dedicate negli anni scorsi al Museo Egizio, a Firenze, a Venezia, al Vaticano e a Pompei, Angela ha proseguito la serie con una puntata straordinaria dedicata alla città di Napoli, all’insegna della scoperta e della bellezza.

Esempi di cultura in tv

Per fortuna, sono diversi negli ultimi tempi gli esempi di “buona tv” e promozione culturale: Striscia La Notizia, la celebre trasmissione in onda ogni sera su Canale 5 diretta da Antonio Ricci, manda in onda da qualche tempo la rubrica “EnigmArte” in cui l’inviata di Striscia Chiara Squaglia e il celebre critico d’arte Luca Nannipieri avvicinano il grande pubblico all’arte contemporanea con una formula nuova, assai diversa dagli interventi che negli anni hanno visto succedersi a Striscia La Notizia personalità strettamente legate al mondo dell’arte e conosciute come Vittorio Sgarbi o Philippe Daverio.

EnigmArte

Chiaro esempio di buona divulgazione e cultura in tv semplice e capace di arrivare ad un pubblico vasto, la nuova rubrica EnigmArte mostra ogni volta l’inviata di Striscia Chiara Squaglia che, di fronte ad una scultura contemporanea esposta in modo permanente in una città, intervista i cittadini per sapere che cosa ne pensino: di fronte alle loro perplessità o ai loro appunti o disappunti, arriva il giudizio del critico d’arte Luca Nannipieri che rende comprensibile quel contrasto tra contemporaneo e città antica che per molti cittadini rimane un mistero. Sono già state trasmesse varie puntate su opere pubbliche di artisti internazionali come Henry Moore e Michelangelo Pistoletto

Portare l’arte e la cultura in tv

Afferma Luca Nannipieri: “Bisogna portare l’arte e la bellezza ovunque, soprattutto nei programmi di massimo ascolto televisivo, oltre che sui social, perché è soltanto rendendo quotidianamente familiare un’attenzione- quella appunto all’arte e al suo enigma – che i cittadini possono pian piano sentire la necessità non solo di approfondire ciò che quelle opere rappresentano, perché vi sono state messe e quali siano le ragioni per le quali da millenni i popoli continuino a fare le guerre, i figli e produrre bellezza. Come critico e storico dell’arte non mi basta curare i musei, le accademie, i luoghi deputati per tradizione alla conoscenza. Striscia La Notizia è uno dei programmi più seguiti dal telespettatori di tutte le età ed è dunque una fortunatissima finestra lasciata aperta per educare, col sorriso e la leggerezza, le persone al mistero sempre fecondo dell’arte. Si chiede cosa sia fare servizio pubblico? Questo, questo è servizio pubblico”.

Già in precedenza autore per Libreriamo di numerose monografie legate a celebri artisti e alle loro opere, Luca Nannipieri è uno dei più noti critici d’arte italiani. I suoi ultimi libri sono “Il destino di un amore. Tiziano Vecellio e Cecilia” (Skira, 2022), “A cosa serve la storia dell’arte” (Skira, 2021), “Raffaello. Il trionfo della ragione (Skira, 2020), “Capolavori rubati” (Skira, 2019). Dalle sue rubriche d’arte su RaiUno, è uscito per RaiLibri il volume “Bellissima Italia. Splendori e miserie del patrimonio artistico nazionale (RaiEri, 2016). Si ricorda anche l’uscita del volume di Luca Nannipieri “Il destino di un amore. Tiziano Vecellio e Cecilia” (Skira, 2022), pubblicato in occasione della mostra su Tiziano e la donna, ospitata a Palazzo Reale a Milano dal 23 febbraio 2022.

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