Sei qui: Home » Intrattenimento » Cinema » Oppenheimer: un successo sbalorditivo

Oppenheimer: un successo sbalorditivo

È uscito Oppenheimer nelle sale italiane: il nuovo capolavoro di Nolan. Scopriamo i segreti dietro al successo di questa pellicola.

Il regista Christopher Nolan è noto per la sua capacità di portare sullo schermo storie complesse e coinvolgenti, spesso attraverso l’uso audace del tempo e della narrativa non lineare.

Il suo prossimo progetto, intitolato “Oppenheimer”, promette di essere un’immersione profonda nella vita e nel lavoro di J. Robert Oppenheimer, il brillante scienziato coinvolto nello sviluppo della bomba atomica. Ne abbiamo parlato in una nuova puntata di Culture Days con Stella Grillo.

Robert Oppenheimer, padre della Bomba Atomica

La storia di J. Robert Oppenheimer è intricata e affascinante, rappresentando una fusione di scienza, politica e etica nel contesto cruciale della Seconda Guerra Mondiale e dell’era atomica successiva.

Oppenheimer è stato una figura chiave nello sviluppo della bomba atomica, ma la sua carriera è stata segnata da controversie, sconvolgimenti politici e un impegno duraturo verso la scienza e la responsabilità morale.

Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Oppenheimer è stato chiamato a guidare il Progetto Manhattan, un programma di ricerca segreto finalizzato allo sviluppo della bomba atomica. A Los Alamos, nel Nuovo Messico, ha guidato una squadra di scienziati di spicco nella corsa contro il tempo per realizzare l’arma prima che i tedeschi potessero farlo.

Nel 1945, il Progetto Manhattan ha avuto successo con il test di Trinity e con l’uso delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.

Le Controversie e il Ritiro di Oppenheimer

Dopo la guerra, Oppenheimer è stato elogiato come un eroe nazionale, ma il suo coinvolgimento nella scienza atomica lo ha reso anche oggetto di critiche. Durante il periodo della Guerra Fredda, è stato accusato di simpatie comuniste e di aver messo a repentaglio la sicurezza nazionale. Nel 1954, è stato sottoposto a un processo di revoca delle autorizzazioni di sicurezza.

Nonostante le prove contro di lui fossero scarse, è stato privato delle sue autorizzazioni e ha visto la sua carriera scientifica limitata.

Nonostante le avversità, J. Robert Oppenheimer ha continuato a contribuire al mondo scientifico e all’educazione. Ha svolto un ruolo fondamentale nell’istituzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (National Research Council) ed è stato coinvolto nella creazione dell’Institute for Advanced Study a Princeton.

Ha sostenuto il controllo internazionale delle armi atomiche e ha messo in guardia contro le conseguenze nefaste di una corsa agli armamenti nucleari.

Il capolavoro di Nolan

«Sono diventato Morte, il distruttore di mondi», così Oppenheimer riprende la citazione del Bhagavad Gita, carico di dubbio, di chi non sa se ha distrutto il mondo o lo ha salvato, se ha iniziato la guerra mondiale che porrà fine all’umanità o ha posto fine all’ultima guerra mondiale.

Nolan, però, ha deciso di fare un passo in più, dopotutto il titanismo produttivo è uno dei suoi tratti distintivi, girando Oppenheimer addirittura in 70mm IMAX chiedendo, e ottenendo, che – per la prima volta nella storia – venissero prodotte delle pellicole in bianco e nero specifiche per quel formato. 

Il cinema normale per intenderci, proietta in digitale in 2K o 4K, la stessa risoluzione dei televisori moderni: più lo schermo diventa grande, più l’accuratezza dell’immagine, i colori e i dettagli si perdono per strada. 

Mentre la pellicola a 70mm garantisce una risoluzione a 12k, mentre l’IMAX 70mm arriva addirittura a 18k. Questo significa che quella sottile striscia di celluloide contiene circa dalle quattro alle nove volte più informazioni rispetto al film convertito in digitale; questo significa molti più dettagli, immagine molto più luminosa e possibilità di proiettare il film su schermi capaci di trascinare dentro la vicenda narrata mostrando, davvero, una finestra su un altro mondo.

Un film senza giudizio

Insomma, Nolan non condanna e non assolve nessuno, nemmeno tutti noi seduti sulle poltrone davanti al grande schermo. In una frase chiave del capolavoro vengono spiegate le responsabilità. In tal senso si manifesta il dilemma morale e quello etico che si rincorrono per tutta la pellicola.

“Non la temeranno finché non la capiranno, e non la capiranno finché non l’avranno usata”.

Stella Grillo

© Riproduzione Riservata