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Michele Merlo è morto, chi era il giovane cantautore

Michele Merlo è morto poco fa all'ospedale Maggio di Bologna dopo la Leucemia fulminante giovedì. Con dolore, scopriamo chi era il cantautore.

Ci sono notizie sconvolgenti, a volte, che mettono in lutto l’intero paese. Tre giorni fa quando è stata data la notizia della Leucemia Fulminante di Michele Merlo, la comunità social e non, si è immediatamente stretta in questo dolore. Pochi minuti fa, la scioccante notizia della sua morte. Aveva 28 anni, un grande talento e una vita davanti.

Scopriamo insieme la carriera del cantautore, ricordandolo con il cuore tra le mani e le orecchie immerse nella sua musica. Qui il suo libro “Cuori stupidi“, edito da Sperling & Kupfer. 

 

Michele Merlo, un talento da non dimenticare

In un post di instagram di qualche mese fa leggiamo: “STO SCRIVENDO CANZONI CHE NESSUNO ASCOLTERÀ CON L’AMORE CHE MERITANO. CANZONI CHE AMO, VA BENE COSÌ.
Il giovane cantautore aveva un grandissimo talento sottovalutato. Dopo la sua partecipazione ad amici non era totalmente uscito di scena ma, come succede spesso, il mondo dello spettacolo non sa valutare tutti per quello che meritano. Questo è il caso di Michele, in arte Mike Bird. 

Nato il 1 Marzo 1993 a Rosà, in provincia di Vicenza, è divenuto noto al grande pubblico grazie alla sua partecipazione ad X Factor 10 e ad Amici di Maria De Filippi nel 2017.  
Tra le sue canzoni più amate ricordiamo sicuramente ’Tutto per me”, che su Spotify aveva raggiunto 4 milioni di ascolti. Nel 2020 era arrivato fino alle selezioni finali per Sanremo Giovani, non riuscendo a passare. Michele, però, era particolarmente seguito sui Social, con più di 300K di Followers. 

Su quest’ultimi, una condivisione intima della sua musica, della sua vita, della sua quotidianità, anche in aspetti meno “cool” come gli stati d’ansia e le difficoltà legate alla depressione. Un ragazzo completo, nato sotto il segno dei pesci – come direbbe Venditti – che ci ha regalato la sua arte con passione e dedizione, facendo innamorare migliaia di fan. 

 

Michele aveva dei sintomi strani 

Quelle che fanno male sono soprattutto le parole di Domenico, il padre, spezzato da un dolore improvviso. ”

“È andato al pronto soccorso di Vergato in piena autonomia. Lamentava dei sintomi che un medico accorto avrebbe colto. Aveva una forte emicrania da giorni, dolori al collo e placche in gola, un segnale tipico della leucemia. Se l’avessero visitato avrebbero visto che aveva degli ematomi. Non abbiamo un referto medico ma un braccialetto col codice a barre che io ho a casa. E un audio che mio figlio ha mandato alla morosa in cui dice sono incazzato, mi hanno detto che intaso il pronto soccorso per due placche in gola. Invece lui era stanco. Michele aveva due braccia così. Faceva sport, non beveva, non ha mai usato droghe, gli piaceva la bella vita, mangiare bene, le cose belle, ha girato l’Italia in lungo e in largo”.

I brividi attraversano il corpo al solo pensiero che Michele, qualche giorno fa, se lo sentiva che qualcosa non andava. L’ennesimo errore ospedaliero che ci fa riflettere. Gli errori capitano, ma le leggerezze in ospedale no. Non su un ragazzo di 28 anni. 

E così, durante una cena con amici, poche ore dopo, Michele si è accasciato ed ha avuto delle forti convulsioni. Una volta chiamato il 118, l’emorragia celebrale era già molto estesa. L’intervento chirurgico d’urgenza, nell’ospedale Maggiore di Bologna, è servito a poco. 

 

Un  ragazzo profondo

Ciò che vogliamo ricordare di Michele Merlo, è la sua grande attenzione nel parlare di argomenti delicati quali l’ansia, gli attacchi di panico, la depressione. Utilizzava i social in maniera estremamente intelligente, cercando di veicolare messaggi costruttivi – e in qualche modo d’aiuto- per la sua intera community. Ci vuole coraggio ad essere così. Ci vuole coraggio ad essere tanti trasparenti e sinceri. Ci vuole coraggio a mostrare il sorriso e le lacrime con l’umanità di Michele. Lo ricorderemo per questo, per la sua sensibilità, per il suo sorriso vero e contagioso, per la sua musica che risuonerà nelle nostre orecchie, per il suo talento bloccato dalla vita, ma che non dimenticheremo. 

Il post di Michele Merlo: 

“Volevate la realtà? Eccola.
Questa è la mia faccia dopo un attacco di panico, dopo 20 gocce di tranquillante. Questo è ciò che l’ansia e la depressione fa a una persona. Questa è la REALTÁ che non va di moda nei social. Delle patologie legate all’ansia e alla depressione non se ne parla mai, anzi se ne parla, ma male. Se ne parla nei “meme”, si perché ormai tutto è rappreso ad una caricatura che smonta come la più brutta delle torte. Se ne parla nei tik tok, sdoganando in modo catastrofico l’uso improprio della parola. L’ansia è una merda.
L’ansia ti fa perdere amici, relazioni, opportunità.
L’ansia fa credere che tu stia solo chiedendo attenzioni.
L’ansia non è l’agitazione da esame, l’ansia non è la preoccupazione nei confronti di una scadenza. Non è nemmeno quella che avete quando state andando al vostro primo appuntamento.
Rappresentativo di ciò che è l’ansia è questo viso. Il viso di una persona che in silenzio combatte da quasi 10 anni, che ha perso tutte le proprie amicizie storiche, che ha girato l’Italia in auto pur di non rimanere fermo.
L’unico mantra da ripetere giorno per giorno è NON SIAMO SOLI nonostante attorno si vedano solo pareti altissime.
Siete e siamo una famiglia, fino alla fine.
Nel mio libro vi racconterò l’ansia e la depressione, per la prima volta, a modo mio.”

 

 

 

Foto presa dal profilo Instagram di @michelemerlo 

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