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“E ti vengo a cercare” di Franco Battiato, poesia in musica

Oggi, all'età di 76 anni, ci ha lasciato Franco Battiato. Ricordiamo "E ti vengo a cercare", una delle sue canzoni più belle da considerarsi poesia.

Un anno fa ci ha lasciato uno dei cantautori più amati di sempre. L’intero mondo della musica e dell’arte, sono in lutto.
Franco Battiato è scomparso il 18 maggio 2021 all’età di 76 anni, causa una malattia degenerativa che lo aveva allontanato dalle scene. A distanza di un anno fan, giornalisti, colleghi, giovani e anziani, tutti ricordano con amore e ammirazione, un uomo che ha rivoluzionato il linguaggio della musica del nostro paese.

Abbiamo scelto così, di proporvi come poesia, una delle sue canzoni più belle e profonde: “E ti vengo a cercare” . Scopriamo insieme il significato e la storia di questo brano incredibilmente poetico. 

La ricerca di se stessi per Battiato

“E ti vengo a cercare” è una delle canzoni più belle di Franco Battiato, che può benissimo considerarsi una poesia. Contenuta nell’album Fisiognomica,  pubblicato il 9 aprile 1988, questo brano ha sancito il ritorno del cantautore Siciliano, dopo un periodo di allentamento dalla musica POP.

Come tutte le canzone di Battiato, anche questa nasconde dei significati sottesi, nascosti, misteriosi, che rendono la sua poetica una delle più affascinanti di sempre.  Apparentemente, al primo ascolto, questa canzone sembra essere una semplice dichiarazione d’amore. Invece, riascoltandola, scopriamo essere una profonda ricerca spirituale, quasi mistica, che tende alla famosa “ricerca del prossimo”.

Questa ricerca di un’altra figura in cui rispecchiarsi, richiama il profondo bisogno del cantautore, di analizzare se stesso e vedere il vero io (Perché ho bisogno della tua presenza / Per capire meglio la mia essenza; Perché in te vedo le mie radici).

È molto importante anche la crescita individuale che il cantautore esprime in una strofa del brano. Una crescita che necessita di un percorso spirituale che va oltre la sfera terrena: Emanciparmi dall’incubo delle passioni, cercare l’Uno al di sopra del Bene e del Male, essere un’immagine divina, di questa realtà.)

Comunque l’intero album, Fisiognomica, richiama tematiche molto particolari, con delle influenze musicali vicine al mondo della musica classica e dell’opera. Ulteriore testimonianza dell’eclettismo di Franco Battiato. Ci mancherà la tua poesia, maestro. 

Artista poliedrico

Dal rock progressivo e all’avanguardia alla musica leggera, Battiato ha lasciato il segno nella musica italiana  per il grande numero di stili che ha approfondito e combinato tra loro in modo eclettico e personale: dopo l’iniziale fase pop degli anni sessanta, è passato al rock progressivo e all’avanguardia colta nel decennio seguente. Successivamente, è ritornato sui passi della musica leggera approfondendo anche la canzone d’autore.

Fra gli altri stili in cui si è cimentato vi sono la musica etnica, quella elettronica e l’opera lirica. Il musicista si è anche cimentato in altri campi come la pittura e il cinema. 

 Il testo di F. Battiato

E ti vengo a cercare
Anche solo per vederti o parlare
Perché ho bisogno della tua presenza
Per capire meglio la mia essenza

Questo sentimento popolare
Nasce da meccaniche divine
Un rapimento mistico e sensuale
Mi imprigiona a te

Dovrei cambiare l’oggetto dei miei desideri
Non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
Fare come un eremita
Che rinuncia a sé

E ti vengo a cercare
Con la scusa di doverti parlare
Perché mi piace ciò che pensi e che dici
Perché in te vedo le mie radici

Questo secolo oramai alla fine
Saturo di parassiti senza dignità
Mi spinge solo ad essere migliore
Con più volontà

Emanciparmi dall’incubo delle passioni
Cercare l’Uno al di sopra del Bene e del Male
Essere un’immagine divina
Di questa realtà

E ti vengo a cercare
Perché sto bene con te
Perché ho bisogno della tua presenza

 

 

Stella Grillo

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