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David di Donatello, trionfo per “Le otto montagne”

Oltre a miglior film, la pellicola di amicizia a grandi altezze ispirata al romanzo di Paolo Cognetti conquista anche miglior fotografia, sceneggiatura non originale e suono.

Le Otto montagne” dei registi belgi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh รจ il miglior film della 68/ma dei David di Donatello. Il film di amicizia a grandi altezze conquista anche miglior fotografia, sceneggiatura non originale e suono. A conquistare quattro statuette altri due film: il super favorito della vigilia “Esterno notte” di Marco Bellocchio che si porta a casa regia, attore protagonista (Fabrizio Gifuni), montaggio e trucco e “La stranezza” di Roberto Andรฒ che vince nelle categorie: scenografia, costumi, sceneggiatura originale e produzione. Delusione invece per “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio (classe 1945 e tre David vinti) che nonostante le undici candidature non ottiene nulla.

I vincitori del David di Donatello

“La siccitร ” di Paolo Virzรฌ ottiene il David di Donatello alla miglior attrice non protagonista, Emanuela Fanelli, e agli effetti visivi, mentre “L’ombra di Caravaggio” di Michele Placido porta a casa la miglior acconciatura a Desiree Corridoni e il David giovani. Per “Il grande giorno” di Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo invece il David dello spettatore, mentre il David esordio alla regia va al coraggioso film “Settembre” di Giulia Louise Steigerwalt che vince anche il David miglior attrice protagonista andato a Barbara Ronchi.

Tra gli altri premi quello alla miglior canzone andato a “Proiettili” cantata da Elodie nel film “Ti mangio il cuore”, mentre il miglior documentario รจ “Il cerchio” di Sophie Chiarello. Infine, miglior film internazionale “The Fabelsman” di Steven Spielberg.

โ€œLe otto montagneโ€

Tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti giร  vincitore del Premio Strega, la pellicola vede protagonista Pietro, un ragazzino di cittร , solitario e un poโ€™ scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri รจ il suo talento. Il padre รจ un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.

La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e lโ€™orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerร  tutte le estati in quel luogo โ€œchiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola lโ€™accessoโ€ ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento.

E li, ad aspettarlo, cโ€™รจ Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa etร  ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano cosรฌ estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri piรน aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, โ€œla cosa piรน simile a unโ€™educazione che abbia ricevuto da luiโ€. Perchรฉ la montagna รจ un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarร  il suo lascito piรน vero: โ€œEccola li, la mia ereditร : una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pinoโ€. Unโ€™ereditร  che dopo tanti anni lo riavvicinerร  a Bruno.

I momenti salienti

Tra i momenti piรน belli di questa edizione del David di Donatello il David Speciale a Isabella Rossellini che alla domanda sul segreto della bellezza replica con il suo bel sorriso: “Il fotografo Richard Avedon mi disse un giorno che essere modella รจ un po’ come essere un’attrice del cinema muto e non che non c’รจ bellezza senza emozioni”.

Momento particolare delal serata del David di Donatello anche l’omaggio ad Anna Magnani, attrice a cui era dedicata questa edizione, prima con una canzone di Noemi e poi con con l’attrice che dice in un’intervista : “Certo gli attori sono egoisti, egocentrici ed esibizionisti, ma guai se non ci fossero”. Omaggio anche a Gina Lollobrigida con filmati tratti dai suoi film con in testa lo straordinario “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini. 

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