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I versi di Franco Arminio sul bisogno di semplicità

Con questa poesia, Franco Arminio ci invita a riscoprire la bellezza delle cose semplici e a rivalutare l’importanza dell’attenzione e della cura verso ciò che ci circonda, in un’epoca in cui l’incessante corsa al progresso e alla crescita economica ha spesso oscurato il valore dell'umanità e della connessione con la natura.

I versi di Franco Arminio tratti dal suo libro “Cedi la strada agli alberi” offrono una potente riflessione sulla necessità di un cambiamento profondo nel modo in cui viviamo e percepiamo il mondo. Con questa poesia, Franco Arminio ci invita a riscoprire la bellezza delle cose semplici e a rivalutare l’importanza dell’attenzione e della cura verso ciò che ci circonda, in un’epoca in cui l’incessante corsa al progresso e alla crescita economica ha spesso oscurato il valore dell’umanità e della connessione con la natura.

“Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento.
Più che l’anno della crescita,
ci vorrebbe l’anno dell’attenzione.”

Franco Arminio e il ritorno alla semplicità e alla terra

Nel primo verso, “Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane,” Arminio richiama l’attenzione su figure e mestieri tradizionali che sembrano appartenere a un’altra epoca, ma che in realtà sono più rilevanti che mai. I contadini rappresentano il legame con la terra, con il ciclo delle stagioni e con un ritmo di vita che è in sintonia con la natura. I poeti, invece, simboleggiano l’immaginazione, la riflessione e la capacità di vedere oltre l’immediato e il superficiale. In un mondo dominato dalla tecnologia e dall’efficienza, Arminio ci ricorda che abbiamo bisogno di persone che sappiano prendersi cura della terra, ma anche della mente e dello spirito.

Fare il pane è un atto antico e simbolico: è nutrimento, è comunità, è un rito quotidiano che unisce le persone. Saper fare il pane significa possedere la conoscenza pratica e l’abilità manuale, ma anche la pazienza e l’attenzione per i dettagli, qualità spesso trascurate nella società moderna. Franco Arminio celebra questi gesti quotidiani, che hanno una loro poesia intrinseca e che ci riportano a una dimensione di vita più autentica e radicata.

Continuando, Franco Arminio scrive: “che ama gli alberi e riconosce il vento.” Questi versi evocano un legame profondo con la natura, un rispetto per gli elementi che vanno oltre la semplice osservazione. Amare gli alberi è un atto di riconoscimento della loro importanza per l’ecosistema, ma è anche un modo di apprezzare la loro bellezza, la loro resistenza e il loro ruolo nella nostra vita. Riconoscere il vento implica una sensibilità per ciò che è intangibile, un’apertura verso le sensazioni e le emozioni che spesso trascuriamo nella nostra frenesia quotidiana.

In un mondo in cui l’ambiente naturale è costantemente minacciato dalle attività umane, Franco Arminio ci invita a sviluppare una coscienza ecologica, a fermarci e a prestare attenzione ai segnali che la natura ci invia. Riconoscere il vento è un atto simbolico di ascolto e di presenza, qualità che ci aiutano a vivere in modo più sostenibile e consapevole.

La parte più significativa del messaggio di Arminio emerge nei versi finali: “Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione.” In un’epoca in cui la crescita economica è spesso vista come l’obiettivo principale delle società, Franco Arminio propone un cambiamento di prospettiva radicale. L’attenzione è un invito a rallentare, a riflettere, a valorizzare ciò che è davvero importante. Non si tratta solo di attenzione verso l’ambiente, ma anche verso le persone, le relazioni, e noi stessi.

L’anno dell’attenzione sarebbe un tempo dedicato alla cura e alla riflessione, in cui il successo non si misura in termini di profitto o produzione, ma in termini di benessere, sostenibilità e qualità della vita. Franco Arminio ci suggerisce che l’attenzione è un antidoto alla superficialità e alla distrazione che caratterizzano la nostra epoca, una via per riscoprire un modo di vivere più armonioso e appagante.

I versi di Franco Arminio sono un richiamo potente e poetico alla necessità di un cambiamento culturale. Attraverso la figura del contadino, del poeta, e del gesto quotidiano del fare il pane, Franco Arminio ci invita a riscoprire il valore dell’attenzione e della cura.

Amare gli alberi e riconoscere il vento diventano metafore di un modo di vivere più consapevole e rispettoso. In un mondo che ha urgente bisogno di riflettere sui propri modelli di crescita e sviluppo, Arminio ci indica una strada alternativa: quella dell’attenzione, della cura e della connessione con la terra e con gli altri. È un invito a cedere la strada agli alberi, a dare spazio all’ascolto e alla riflessione, per costruire un futuro più equilibrato e sostenibile.

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