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I versi di Umberto Saba sulla bellezza del cinema domenicale

Questi versi di Umberto Saba, tratti dalla poesia "Il canto dell'amore", rappresentano una delle numerose istantanee del poeta triestino che catturano l'essenza della vita quotidiana, in questo caso, domenicale.

Questi versi di Umberto Saba, tratti dalla poesia “Il canto dell’amore”, rappresentano una delle numerose istantanee del poeta triestino che catturano l’essenza della vita quotidiana, in questo caso, domenicale. Umberto Saba, maestro nel dipingere con le parole la vita della sua cittร  natale, Trieste, ci offre uno spaccato di un momento condiviso dalla comunitร , immerso in un’atmosfera di ricerca di ottimismo e di evasione dalla realtร .

“Io amo la folla qui domenicale,
che in se stessa rigurgita, e se appena
trova un posto, ammirata sta a godersi
un poco dโ€™ottimismo americano.”

Umberto Saba e la gioia che dร  la Domenica

Nella prima parte dei versi, Saba descrive una folla domenicale, un gruppo di persone che, nel giorno di riposo, si riunisce per godere di un momento di svago. La folla “rigurgita”, un’immagine che suggerisce non solo l’idea di un’aggregazione densa e disordinata, ma anche una certa vitalitร  e movimento. In questa descrizione, Saba non rappresenta la folla come un’entitร  anonima o spersonalizzante, ma piuttosto come un microcosmo sociale, un luogo di incontro in cui le persone, pur nella loro moltitudine, conservano la propria individualitร .

Il termine “domenicale” non รจ scelto a caso. La domenica, tradizionalmente il giorno del riposo e della comunitร , diventa per Saba un simbolo della ricerca di un momento di serenitร  e di appartenenza, una pausa dalla routine settimanale che consente agli individui di ritrovarsi e riconoscersi in un comune desiderio di piacere e ottimismo.

La seconda parte del verso descrive la folla che, una volta trovato un posto, si ferma e ammira, “godendosi un poco d’ottimismo americano”. L’atto di trovare un posto puรฒ essere interpretato come una metafora del bisogno umano di collocarsi, di sentirsi parte di un contesto piรน ampio. In un certo senso, Saba suggerisce che, in mezzo al caos e al movimento incessante della vita, trovare un proprio spazio, anche se temporaneo, rappresenta un momento di grazia, una pausa in cui l’individuo puรฒ ricaricare le proprie energie e riconnettersi con se stesso e con gli altri.

L’Ottimismo Americano: Un Sogno Esportato

La menzione dell'”ottimismo americano” in un contesto europeo รจ particolarmente interessante e significativa. Questi versi risalgono al periodo del primo Novecento, un’epoca in cui gli Stati Uniti, con il loro dinamismo economico e culturale, erano visti come il simbolo di un futuro luminoso e pieno di opportunitร . Nella fattispecie, perรฒ, Umberto Saba parla dei sogni americani che arrivavano a noi attraverso il cinematografo, che a quei tempi era il tempio del delle star americane e della vita avventurosa che promettevano.

Umberto Saba coglie questo fascino, ma lo presenta in modo ambivalente. Da un lato, c’รจ l’ammirazione per questo spirito positivo e intraprendente; dall’altro, c’รจ la consapevolezza che si tratta di un’aspirazione importata, forse lontana dalla realtร  quotidiana della folla triestina, ma non per questo meno desiderata.

Come spesso accade nelle poesie di Umberto Saba, anche in questi versi emerge un sottile velo di ironia. L’ottimismo americano, pur essendo una forza positiva, appare quasi come un miraggio, una promessa di felicitร  che รจ tanto ambita quanto difficile da raggiungere. La folla “ammirata” sembra essere consapevole della distanza tra il sogno americano e la realtร  in cui vive, ma sceglie comunque di abbracciare questo momento di illusione collettiva.

Umberto Saba non giudica questa scelta, ma la osserva con uno sguardo comprensivo, riconoscendo la necessitร  umana di aggrapparsi a un’idea di futuro migliore, anche se temporanea. L’ironia che permea questi versi non รจ cinica, ma piuttosto affettuosa e malinconica, una riflessione sulla fragilitร  delle aspirazioni umane e sulla loro bellezza.

“Io amo la folla qui domenicale” non รจ solo una descrizione di un momento specifico nella vita di Trieste, ma un ritratto universale delle aspirazioni, dei sogni e delle illusioni che animano ogni comunitร  umana. Umberto Saba, con la sua capacitร  unica di cogliere l’essenza delle cose semplici, ci offre una finestra sulla complessitร  dell’esperienza umana, invitandoci a riflettere su come cerchiamo momenti di ottimismo e felicitร  anche nelle situazioni piรน quotidiane.

Questi versi, pur nella loro semplicitร , contengono una profonditร  emotiva e intellettuale che continua a risuonare nel lettore moderno, ricordandoci che, al di lร  delle differenze storiche e culturali, il desiderio di trovare un “posto” nel mondo e di coltivare speranza รจ un tratto fondamentale della condizione umana.

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