Sei qui: Home » Frasi » Una frase di Emily Brontë sull’inquietudine e la complessità emotiva

Una frase di Emily Brontë sull’inquietudine e la complessità emotiva

Scopri la frase di Emily Brontë, tratta del romanzo "Cime Tempestose", che ben esprime il concetto di inquietudine che si lega alla complessità emotiva dell'animo umano

A tutti sarà capitato di avvertire uno stato di inquietudine almeno una volta nella vita: spesso non se ne può fare a meno, quasi come se fosse una “terapia” per concentrarci su qualcosa per ottenerla, oppure semplicemente per impegnarci al meglio nel raggiungere un obiettivo prefissato.

Questo rapporto con l’irrequietezza fa parte della complessità emotiva che caratterizza l’animo umano; una caratterizza che ritroviamo anche in alcuni personaggi protagonisti della letteratura. al centro dei personaggi. E’ questo il caso di “Cime tempestose“, romanzo del 1847 scritto da Emily Brontë, scrittrice britannica dell’età vittoriana, la più celebre delle tre sorelle Brontë.

Proprio dalla sua opera estrapoliamo una frase che ben sintetizza il valore dell’inquietudine che si prova e che si lega alla nostra complessità emotiva:

“Solo gli inquieti sanno com’è difficile sopravvivere alla tempesta e non poter vivere senza”

La complessità emotiva che porta ad essere irrequieti

Le inquietudini fanno parte della vita di ogni giorno e spesso ci distraggono temporaneamente dalle normali attività. Ciò è dovuto al fatto che ciò che più conta per noi, in un dato momento, risulta strettamente dipendente al “risolversi” di quell’attesa. In questi casi è possibile parlare di un’inquietudine positiva, in quanto ci consente di focalizzarci su qualcosa di importante che siamo chiamati a risolvere, prima che possa sfociare in un malessere generalizzato.

L’essere inquieti è una caratteristica che da sempre ha contraddistinto l’animo umano e la sua complessità emotiva. Nella storia abbiamo diversi esempi in tal senso: Sant’Agostino sentiva la forte necessità di fare risposare il suo cuore in Dio, tanto che le sue affermazioni hanno da sempre accentuato nella religione cattolica in genere lo spirito di inquietudine in ogni gesto e azione; secondo Locke gli uomini soffrono di “uneasiness”, cioè di desiderio continuo, mentre Leibniz definiva l’inquietudine “un sentire mobile” inserendola così nell’ambito delle percezioni confuse e delle sensazioni indefinite; altre grandi personalità come Ghandi, Martin Luther King, San Benedetto riuscivano a raggiungere un perfetto spazio di equilibrio.

Questa complessità emotiva la ritroviamo anche nell’inquietudine e nella passione tormentata tra i due protagonisti del libro da qui è tratta la citazione: il trovatello Heathcliff e Catherine, la figlia dell’uomo che adotta il ragazzino. I due protagonisti, inquieti e ambigui, eternamente uniti al di là dell’esistenza terrena, sembrano aver dato corpo alle fantasie più nascoste dell’autrice, la quale ha reso i due personaggi il simbolo della complessità emotiva dell’animo umano. Una situazione che accomuna molte persone, consentendo ai lettori di potersi immedesimare nei due protagonisti così umani e immaturi.

Cime Tempestose

“Cime tempestose”, indimenticabile storia di passione e vendetta scritta da Emily Brontë, è un romanzo caratterizzato da una grandissima intensità emotiva e da una profonda complessità. Pur non assomigliando ai romanzi di Jane Austen si è guadagnato grazie a queste sue caratteristiche un grandissimo seguito di lettori – soprattutto lettrici! – di letteratura romantica, dal 1847 a oggi, fino a diventare un vero e proprio classico.

Heathcliff, figlio di ignoti, è stato allevato da Earnshaw. Alla sua morte, il figlio Hindley tormenta Heathcliff che trova conforto in Catherine, sorella di Hindley, di cui si innamora. Rifiutato dalla ragazza, fugge. Tornato dopo tre anni, trova Catherine sposata a Edgar Linton di cui sposa la sorella che, per vendicarsi, maltratta. Catherine intanto muore, tormentata dal rinato amore per Heathcliff, dopo aver avuto una bambina. La rabbia di Heathcliff si scatena anche contro Hareton, il figlio di Hindley, ormai ridotto in suo potere. Heathcliff muore distrutto dal suo stesso odio. Infine la figlia di Catherine, Cathy, e Hareton potranno vivere felicemente insieme.

Qui, potete leggere alcune curiosità legate al romanzo

Emily Brontë

La scrittrice e poetessa inglese famosa per il suo unico romanzo “Cime tempestose” è una delle donne più amate e apprezzate della letteratura britannica. Emily Brontë è morta giovanissima, a soli 30 anni, e davanti a queste personalità così sensibili e promettenti vien da chiedersi cosa avrebbero lasciato al mondo se solo avessero vissuto un po’ di più. Il padre visse più a lungo di tutti i suoi figli, l’ultima sopravvissuta, la sorella più grande Charlotte riuscì a pubblicare le poesie di Emily Brontë consegnandole al mondo, prima di morire anche lei nel 1848.

© Riproduzione Riservata