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Una frase di Daniel Pennac sull’importanza dei libri e della lettura

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Libro, condividiamo una frase di Daniel Pennac per riflettere sullo straordinario potere dei libri, in grado, come l'amore, di farci viaggiare nel tempo. 

Oggi 23 aprile si celebra la Giornata Mondiale del Libro. Per iniziare la giornata, vi proponiamo una frase dello scrittore francese Daniel Pennac, per riflettere sullo straordinario potere dei libri, in grado, come l’amore, di farci viaggiare nel tempo. 

“Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.”

Il potere dei libri

Per esperire la relatività del tempo, non è necessario approfondire le teorie di Einstein né avvalersi di qualche ingegnosa macchina del tempo. Basta aprire un libro e tuffarcisi a capofitto.

Una volta immersi, il tempo comincerà lentamente a svaporare, per dissolversi, infine, in una nebbia leggera, in grado di isolarci dal mondo esterno.

Non c’è nulla, al pari di un libro, in grado di fermare il tempo e dilatare la nostra vita, o meglio sospenderla in una dimensione di pura immaginazione. Forse soltanto l’amore, dice Daniel Pennac.

I libri, come l’amore, hanno in questo senso uno straordinario potere, permettendoci di viaggiare nel tempo, di sospenderlo o dilatarlo, a seconda del libro che stringiamo fra le mani, o del bacio che stiamo ricevendo.

Così, in tempi duri, l’unico affaccio libero sul mondo che ci rimane è quello che ci offrono i libri (e i sentimenti). E, attenzione, non si pensi che questa sia una limitazione! La veduta che si apre innanzi a noi è la più sconfinata e straordinaria che mai avremmo potuto immaginare.

Dunque, oggi, domani e sempre, apriamo i libri e affidiamoci al loro potere per viaggiare nel tempo, ma anche per infrangere le barriere, per squarciare il velo che ci impedisce di essere felici, per conoscere noi stessi e il mondo. Apriamo i libri per vivere. È questo il messaggio che Daniel Pennac ci trasmette con le sue parole.

La Giornata Mondiale del Libro

La frase di Pennac ben si addice oggi, Giornata Mondiale del Libro. Istituita ufficialmente dall’UNESCO nel 1995, l’idea di una giornata dedicata al libro nacque per la prima volta in Catalogna, promossa dallo scrittore valenziano Vincent Clavel Andrés. Fu re Alfonso XIII, il 6 febbraio 1926, a istituire una Giornata del libro spagnolo celebrata in tutta la nazione.

Inizialmente fissata nella data del 7 ottobre e successivamente spostata al 23 aprile, giorno della festa del patrono della Catalogna San Giorgio. In questa giornata, è tradizione in Spagna che gli uomini regalino alle proprie donne una rosa, sicché divenne consuetudine tra i librai catalani dare in omaggio una rosa ai clienti per ogni libro comprato.

Oggi è la giornata in cui, più degli altri giorni, un amante della lettura può esprimere più di chiunque altro la propria passione per i libri. Ecco perché la frase di Daniel Pennac può rappresentare una dichiarazione d’amore ai nostri amici libri, capaci di rendere infinito il nostro tempo, consentendoci di vivere mille vite e infiniti luoghi e tempi.

Daniel Pennac

Nato il 1° dicembre 1944 e professore di francese in un liceo parigino, Daniel Pennac – il cui vero nome è Daniel Pennacchioni – è un autore eclettico: romanziere, drammaturgo e persino sceneggiatore di fumetti. Nei suoi libri, scritti con uno stile umoristico e surreale, si raccontano le avventure di Malaussène e della sua numerosa famiglia, ambientate a Belleville, un pittoresco quartiere di Parigi dove convivono etnie diverse. Pennac ha scritto anche numerose altre opere, fra cui spiccano i saggi dedicati al tema della lettura.

Qual è il problema dello scolaro Pennac?

Forse non tutti sanno che Daniel Pennac è stato un cattivo studente e in “Diario di Scuola” tratta la paura dei ragazzi con scarsa volontà e bassa resa e in particolare del terrore che li affligge quando si trovano davanti agli insegnanti, alla paura di raggiungere solo l’ennesima sconfitta, credendo che essa possa diventare definitiva nella vita.
 
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