Ricordiamo oggi l’attore Massimo Troisi, nato il 19 febbraio 1953 e scomparso il 4 giugno 1994. Massimo Troisi è stato una delle voci comiche più potenti del teatro e del cinema italiano. Noi gli rendiamo omaggio oggi attraverso una delle sue frasi più celebri sull’amore.
L’amore credo sia quel sentimento che riesce ad uscire indenne dal tempo che passa, che riesce a durare, che vince la stanchezza, la noia, i dolori, le rotture di scatole. Ma bisogna attendere tanto prima di riconoscerlo. Si può dire solo a posteriori se uno ha davvero amato, perché mentre si ama non lo si capisce…
Massimo Trosi, il comico dei sentimenti
Soprannominato “Pulcinella senza maschera” e “comico dei sentimenti”, la forza di Massimo Troisi era quella di annullare ogni stereotipo sul mondo napoletano e sui napoletani stessi. Lo faceva con la malinconia mischiata alla risata che da sempre ha costituito la cifra stilistica del comico. Considerato l’erede naturale di Eduardo De Filippo e di Totò, accostato anche a Woody Allen, Troisi comincia la sua carriera assieme al gruppo I Saraceni.
Il successo arriva con “Ricomincio da tre” (1981), il film che decreta il suo trionfo come attore e come regista. Dall’inizio degli anni ottanta si dedica esclusivamente al cinema interpretando dodici film e dirigendone quattro. Malato di cuore sin dall’infanzia, muore il 4 giugno 1994 a Roma, per un fatale attacco cardiaco. Il giorno prima aveva terminato la sua ultima pellicola, “Il postino”, per il quale sarebbe stato, qualche tempo dopo, candidato ai premi Oscar come miglior attore e per la miglior sceneggiatura non originale.
Il postino di Neruda
Mario Jiménez, un giovane pescatore, decide di abbandonare il proprio lavoro per diventare il postino della Isla Negra, nella quale l’unica persona che riceve e invia corrispondenza è il grande poeta Pablo Neruda. Mario ammira Neruda e vorrebbe che il poeta gli dedicasse un libro e che la loro relazione fosse qualcosa di più di un educato scambio di battute con mancia finale. Quando il suo desiderio diventa realtà, tra i due nasce un’amicizia che conduce Neruda a strane, e apparentemente poco poetiche, avventure. Nel frattempo, il clima politico del Cile di quegli anni fa precipitare gli eventi…