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La difficoltà di seguire i buoni propositi secondo Lewis Carroll

La citazione di oggi è tratta da “Alice nel Paese delle Meraviglie”, il capolavoro di Lewis Carroll, che racconta dell’incessante ricerca per definire la propria identità e dello scontro tra sogno e realtà, tra desiderio e volontà.

Ricorre oggi l’anniversario di Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, scrittore, poeta, fotografo, logico, matematico e prete anglicano britannico dell’età vittoriana nato il 27 gennaio 1832 a Daresbury, Regno Unito e scomparso il  14 gennaio 1898 a Guildford, Regno Unito.

La citazione di oggi è tratta da “Alice nel Paese delle Meraviglie”, il capolavoro di Lewis Carroll, che racconta dell’incessante ricerca per definire la propria identità e dello scontro con l’inevitabile scissione che ci portiamo dentro tra sogno e realtà, tra desiderio e volontà. 

Cos'è la Sindrome di Alice?

Cos’è la Sindrome di Alice?

“Alice nel Paese delle Meraviglie” non è solo il titolo di un libro, rivisitato in più chiavi, ma è anche un disturbo neurologico. Ecco in cosa consiste la Sindrome di Alice

 (Alice ha tentato di arrampicarsi lunga una gamba del tavolo e ora piange delusa).

“Ma perché piango? Non serve proprio a nulla!” Disse fra sé Alice. E dopo un po’, con un tono deciso, aggiunse: “Ti consiglio di smetterla immediatamente”.

Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente. Qualche volta arrivava persino a sgridare se stessa, così severamente da farsi venire le lacrime agli occhi. Un giorno tentò addirittura di tirarsi gli orecchi perché aveva provato a imbrogliare sui punti durante una partita a palla tra lei e lei stessa. Infatti questa strana bambina pretendeva alle volte di essere due persone.

“Ma adesso” pensava la povera Alice “non mi servirebbe a niente fingere di essere due persone. Di me è rimasto tanto poco, che basta appena a fare una sola persona che si rispetti!”

 

 
 
 
 
 
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Soffermiamoci adesso ad analizzare la citazione di Lewis Carroll “Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente“. Le avventure visionarie di questa bambina un po’ strana ci riguardano nell’intimo. Come Alice, siamo sempre divisi in due, tra propositi che vorremmo seguire e paura di osare o di sperimentarsi fino in fondo; ed è anche un po’ come l’inizio di ogni anno o di ogni cosa, quando saremmo pronti a fare di tutto pur di cambiare e di migliorare ma poi raramente siamo in grado di metterci in moto per raggiungere gli obiettivi che ci siamo fissati.

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Buoni propositi e volubilità

La cosa più interessante di tutto ciò non riguarda, però, i buoni propositi, ma la nostra umana natura, una natura continuamente sdoppiata tra desiderio e realtà, tra affermazione e fallibilità. E proprio questo fardello condiviso sottolineato nella citazione di Lewis Carroll ci dà la spinta ad accettare che l’altro si manifesti in modi limitati e goffi, a sapere nella carne che l’altro è sulla strada, come noi, alla ricerca del proprio stare al mondo, della propria identità. Ognuno sa di appartenere, anche e senza soluzione di continuità, a quello spazio vuoto che separa volontà e azione, accettazione e rifiuto di se stessi. Una volubilità che ci fa saltare da uno stato d’animo all’altro, da uno stato dell’io all’altro, e che ci impedisce di manifestarci totalmente, a noi stessi prima che agli altri. Ed ecco l’importanza della pazienza e della comprensione: ci sentiamo tutti un po’ persi. Siamo tutti alla costante ricerca di noi stessi! E questa ricerca che ci accomuna è il dono più prezioso alla nostra umanità.

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“Alice nel paese delle meraviglie” e le sue interpretazioni

Ancora oggi, Alice nel paese delle meraviglie è una di quelle storie che desta curiosità per via dei suoi significati nascosti. Noi ve ne sveliamo alcuni

Lewis Carroll

Lewis Carroll è celebre soprattutto per i due romanzi Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, opere che sono state apprezzate da una straordinaria varietà di lettori, dai bambini ai grandi scienziati e pensatori.

Fra gli autori che hanno citato Alice come fonte d’ispirazione per le loro opere si possono ricordare James Joyce, Jorge Luis Borges e John Lennon. In molti paesi del mondo esistono club e società di estimatori di Carroll, a cui è anche dedicato un importante premio per la letteratura per ragazzi, il Lewis Carroll Shelf Award.

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