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Vivian Maier, la mostra sulla fotografa enigmatica

La storia della nanny-reporter che ha appassionato tutto il mondo

Dal 19 novembre lo spazio Forma Meravigli milanese ospita la mostra dedicata a Vivian Maier (1926-2009). Una fotografa scoperta appena otto anni fa grazie a 120 scatti rinvenuti solo dopo la sua morte. Immagini straordinarie che mostrano il talento di una donna infelice con una sola passione: la fotografia.

Vivian Maier

La Maier era i suoi scatti: improvvisi, tristi ma intensi. Quella che nel film in uscita โ€œFinding Vivien Maierโ€ di Maloof, viene ritratta come una bambinaia triste, una โ€œspinsterโ€ (zitella) dedita solo alla sua attivitร  di reporter. Unโ€™artista che in vita realizzรฒ un discreto numero di immagini senza mostrarle quasi mai a nessuno conservandole perรฒ come il bene piรน prezioso.

La scoperta

Di lei fino al 2007 non si sapeva nulla. Fu un giovane scrittore, John Maloof, ad acquistare a unโ€™asta di bene dei rullini rinvenuti in un magazzino. Una scatola impolverata con unโ€™etichetta scolorita โ€œVivienโ€ battuta a 400 dollari ma dal valore inestimabile.

La mostra

 I curatori Anne Morin e Alessandro Mauro portano Milano alla scoperta di questa straordinaria โ€œnanny reporterโ€ che scattava compulsivamente con la sua Rolleiflex. Lโ€™evento nasce dallโ€™iniziativa della Fondazione Forma per la Fotografia in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e la casa editrice Contrasto  che ha pubblicato il libro โ€œVivian Maier. Una fotografa ritrovataโ€.

 

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