Fino al 31 dicembre 2021 la Galleria Gilda Lavia ospita la mostra Mario Giacomelli. Tempo di vivere, a cura di Katiuscia Biondi Giacomelli e in collaborazione con l’Archivio Mario Giacomelli.
La mostra
Sessantasei fotografie dโepoca che coprono lโintera carriera dellโartista, presentando alcune delle sue fotografie piรน iconiche e piรน datate accanto a lavori mai visti prima del periodo della maturitร , gli anni โ90. Una mostra che invita lo spettatore a scendere nel flusso creativo dellโartista e accedere alla sua visione del mondo e della fotografia. Un tuttโuno che รจ racconto, sogno, memoria, linguaggio dellโinconscio, con cui il reale si impasta. La mostra si sviluppa intorno al tema del rapporto uomo/natura, che รจ il tema della produzione giacomelliana, insieme a quello del tempo, e non si รจ voluto lesinare sul numero delle opere esposte, per arrivare a toccare le molteplici sfumature in esso racchiuse.
La fotografia di Mario Giacomelli
Una fotografia pregna di vita, e della vita Giacomelli prende anche โle contraddizioni e le sbavatureโ. Pezzi di mondo che respirano lโinfinito e cadono nelle profonditร . Nei continui capovolgimenti di senso, nei salti temporali, nella trasformazione della materia, messi in atto dallโartista nella sua arte alchemica, il mondo da lui fotografato si fa specchio di una dimensione piรน intima e piรน vera, depurata da ogni stereotipo e abbellimento, nasce cosรฌ negli anni โ50 il suo inimitabile rivoluzionario linguaggio fotografico, fatto di alti contrasti di bianco e nero portati agli eccessi che in unโItalia neorealista e a suo agio nei toni di grigio della composizione garbata risultรฒ letteralmente spiazzante.
A Firenze una mostra sul mondo visto dalle donne
Ha aperto a Firenze la mostra “Woman’s world. Il mondo con gli occhi delle donne”, visitabile fino al 14 novembre
Il progetto
Lโintento della curatrice della mostra, Katiuscia Biondi Giacomelli, nipote dellโartista e direttrice dellโArchivio Mario Giacomelli, รจ stato di โrendere presente il personaggio, lโuomo e lโartista, che ha creato per noi tanta bellezza. Per questo, la struttura della mostra, attraverso la scelta del materiale e la sequenza delle opere, non segue un ordine cronologico nรฉ una divisione in serie ma si concentra semplicemente sul flusso delle immagini, vivida manifestazione dellโincontro primigenio tra soggetto e mondo, quando si guarda con il cuore ancor prima che con gli occhiโ. La curatrice definisce lโarte fotografica di Giacomelli โperformativaโ, in virtรน dellโaltissimo grado di ritualizzazione dellโatto creativo.