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“Fotografia dell’11 settembre”, una poesia di Wisława Szymborska per non dimenticare

La data dell'11 settembre 2001 sarà per sempre legata ai tragici attentati che hanno modificato il volto del mondo. Con "Fotografia dell'11 settembre", Wisława Szymborska ci regala una straziante istantanea di un frangente che ha cambiato tutto.

11 settembre 2001. Una data che è rimasta impressa tristemente nella nostra storia. A ventidue anni di distanza, il ricordo è ancora vivo, tanto che in molti ricordano con precisione quello che stavano facendo nell’istante in cui tutti i telegiornali hanno annunciato che il primo aereo si era schiantato sulle Torri Gemelle.

Il mondo, dopo quel giorno, non è stato più lo stesso.

Per ricordare questa data, tutte le vittime degli attentati e coloro che hanno perso i propri cari, condividiamo “Fotografia dell’11 settembre“, una poesia con cui l’autrice polacca Nobel per la Letteratura Wisława Szymborska traspone in versi una celebre fotografia di Richard Drew, con soggetto un uomo che, per salvarsi dalle fiamme, si getta giù da uno dei grattacieli colpiti dagli attentati.

“Fotografia dell’11 settembre” di Wisława Szymborska

Saltarono dai piani in fiamme, giù
…uno, due, altri ancora
più in alto, più in basso.
Una fotografia li ha colti mentre erano vivi
e ora li preserva
sopra il suolo, diretti verso il suolo.
Ognuno di loro ancora intero
con il proprio volto
e il sangue ben nascosto.
C’è ancora tempo,
perché i loro capelli siano scompigliati,
e perché chiavi e spiccioli
cadano dalle loro tasche.
Essi si trovano ancora nel reame dell’aria,
entro i luoghi
che hanno appena aperto.
Ci sono soltanto due cose che posso fare per loro
…descrivere questo volo
e non aggiungere una parola finale.

Un’istantanea per non dimenticare

11 settembre

Dove sorgevano le Twin towers, parte del complesso del World Trade Center, adesso c’è Ground zero, un luogo insolitamente silenzioso, dove sembra che il tempo si sia fermato per rispettare incredulità, dolore, ferite e lutti.

L’11 settembre 2001 qualcosa è cambiato, nel mondo intero. Sarà per questa ragione che praticamente tutti noi ricordiamo cosa eravamo intenti a fare nel frangente in cui abbiamo sentito la notizia degli attentati.

Richard Drew, fotoreporter dell’Associated Press, è riuscito a immortalare un momento impressionante dell’attacco alle Torri: nello scatto intitolato “The falling man“, Drew ha impresso per l’eternità un uomo che, pur di fuggire dalle fiamme della deflagrazione, ha deciso di tuffarsi giù dal grattacielo in cui si trovava.

Szymborska ha preso ispirazione proprio da questa fotografia per i suoi versi dedicati alla memoria dell’11 settembre, e ne ha fatto una poesia commovente, emozionante, per ricordare per sempre le vittime degli attentati e la loro identità.

Wisława Szymborska

Wisława Szymborska è la più celebre poetessa polacca mai esistita. Tra le più amate e apprezzate dal grande pubblico, le sue raccolte hanno raggiunto numeri di vendita incredibili, pari ai più importanti autori di prosa, nonostante Szymborska abbia più volte ironizzato sul fatto che la poesia piace a non più di due lettori su mille.

Nata il 2 luglio del 1923 in una piccola città della Polonia occidentale di nome Kornik, Wisława Szymborska è cresciuta a Cracovia, dove ha studiato Lettere e Sociologia.

Abbandonati gli studi per via dei problemi economici della famiglia, ha iniziato a lavorare nelle ferrovie. Grazie a questo lavoro, è riuscita a scampare alla deportazione tedesca della Seconda Guerra Mondiale. Szymborska ha poi lavorato come segretaria per una rivista di didattica e, allo stesso tempo, come illustratrice di libri. Molto attiva nella vita culturale della città, ha collaborato nel dopoguerra alla rivista “Walka” (Lotta).

Le poesie di Wisława Szymborska sono state pubblicate su varie riviste prima di essere racchiuse in vere raccolte poetiche. Il primo componimento, “Cerco una parola”, è uscito nel marzo 1945 sul quotidiano Dziennik Polski.

Dopo la pubblicazione delle sue prime raccolte, l’autrice ha ottenuto incarichi di redattrice in diverse riviste polacche. La terza raccolta poetica, “Appello allo Yeti” ha consacrato Szymborska al grande pubblico e alla critica. In seguito a numerosi premi e riconoscimenti, ottenuti tanto in Polonia quanto all’estero, è stata insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996.

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