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Hopperiana, la mostra fotografica ispirata a Edward Hopper

Il silenzio e la solitudine dei dipinti di Hopper, impressi e reinterpretati da tre fotografi e da un pittore. ''Hopperiana'' è la prossima mostra fotografica che verrà presentata ai primi di ottobre presso Photology, la celebre galleria milanese...

Photology Milano presenta ”Hopperiana”, una mini collettiva di artisti, Luca Campigotto, Gregory Crowdson, Richard Tuschman e Daniele Galliano che nelle loro opere prendono spunto e si ispirano al grande artista Edward Hopper. La mostra sarà visitabile dai primi di ottobre

MILANO – Il silenzio e la solitudine dei dipinti di Edward Hopper, impressi e reinterpretati da tre fotografi e da un pittore. ”Hopperiana” è la prossima mostra fotografica che verrà presentata ai primi di ottobre presso Photology, la celebre galleria milanese totalmente dedicata al mondo della fotografia.

LA MOSTRA – La mostra che Photology Milano presenta quest’autunno, ‘Hopperiana’ vede protagonisti tre importanti artisti quali Luca Campigotto, Gregory Crowdson e Richard Tuschman che attraverso le quindici opere esposte, si confrontano in modo diretto con l’opera dell’artista Edward Hopper, ispirandosi ai suoi silenziosi e quanto mai realisti dipinti. Dall’unione dei luoghi emblematici della città americana quali ristoranti, teatri, cinema ed uffici, sino ai distributori di benzina e agli interni semideserti con la presenza minima di figure umane, perlopiù femminili, dipinte in atteggiamenti riflessivi, quasi lontani dalla realtà in cui si trovano, l’artista crea opere dalle atmosfere solitarie e pacate, che suggeriscono immobilità e rassegnazione. Sia nelle scene urbane che nei dipinti d’interni, la luce chiara, quasi aurorale, assume un ruolo importante: posandosi sui soggetti e sugli ambienti ritratti, dona ai dipinti un alone di sospensione che mitiga il senso di alienazione che spesso traspare. Ciò che ritrae Hopper non è soltanto la malinconia e la solitudine di un’intera società, quella americana degli anni ’50, ma nelle sue opere rappresenta la noia, il rimpianto e il silenzio che regnano nell’animo umano.

BIOGRAFIE D’ARTISTALuca Campigotto, veneziano classe 1962, ha iniziato a fotografare paesaggi, architetture e industrie nel 1980. Coscritto di Campigotto, ma proveniente dagli Stati Uniti è Gregory Crewdson, fotografo statunitense rinomato in tutto il mondo per le sue opere dal taglio fortemente cinematografico, che si rifanno ai sogni-visione di Stephen Spielberg e David Lynch. Dal mondo della stampa e della pubblicità, arriva invece Richard Tuschman, le cui immagini sono frutto della sintesi tra disegno grafico, fotografia, pittura e assemblaggio. Infine, Daniele Galliano, torinese classe 1961, che esordisce all’inizio degli anni Novanta conquistando col suo realismo un posto di assoluto rilievo all’interno della nuova scena pittorica italiana.

5 settembre 2014

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