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Bruno Vespa, ”I politici italiani devono spiegarci cosa vogliono fare per la crescita del paese”

''La crescita è indispensabile, ma diteci come. Sarà questo il pungolo che metteremo nella campagna elettorale. Tutti parlano della necessità di riattivare la crescita, ma devono spiegarci come intendono farlo''. Bruno Vespa a tutto campo a Cortina d’Ampezzo, nell'incontro di Una Montagna di Libri...

Intervenuto alla presentazione del suo ultimo libro, “Il palazzo e la piazza” (Mondadori), il giornalista ha consegnato le sue riflessioni sulle prossime svolte della vita politica

MILANO – “La crescita è indispensabile, ma diteci come. Sarà questo il pungolo che metteremo nella campagna elettorale. Tutti parlano della necessità di riattivare la crescita, ma devono spiegarci come intendono farlo”. Bruno Vespa a tutto campo a Cortina d’Ampezzo, nell’incontro di Una Montagna di Libri, la rassegna di incontri con l’autore della Regina delle Dolomiti. Intervenendo alla presentazione del suo ultimo libro, “Il palazzo e la piazza” (Mondadori), in una conversazione con Vera Slepoj e Francesco Chiamulera, il giornalista ha consegnato alle oltre quattrocento persone che affollavano l’Alexander Girardi Hall le sue riflessioni sulle prossime svolte della vita politica.

MUTAZIONE GENETICA – A partire da Mario Monti, “sottoposto in queste settimane a una sorta di mutazione genetica”, osserva Vespa. “Entrare nell’agone elettorale significa cambiare radicalmente comunicazione, significa dover polemizzare ieri con Fassina, oggi con Brunetta. Per il Professore è un clamoroso salto di qualità”. Bruno Vespa dice la sua anche sul leader del Pd Pierluigi Bersani. “Se intende essere il prossimo Capo del Governo, Bersani deve fare un passo in avanti rispetto alla propria storia politica, deve in parte trascendere la propria area di appartenenza, come ha fatto Napolitano quando è andato al Quirinale”.

 

LA SORPRESA – Una battuta a sorpresa anche su Silvio Berlusconi. “A dispetto di quanto si può pensare, Berlusconi non ama andare in televisione: è troppo perfezionista, ogni apparizione mediatica deve prepararla accuratamente. Lo considera necessario solo quando è in campagna elettorale, come ora. Il tira e molla sulla sua ricandidatura è stato infinito, durante gli ultimi sei mesi, e ancora prosegue. Comunque andrà a finire, è certo che, come ricorda Bertinotti, il Cavaliere resta ancora il migliore di tutti nel condurre le campagne”.

 

ACCORDO LEGA-PDL – Si farà o no l’accordo Lega-Pdl? Interpellato da Massimo Mamoli del Corriere del Veneto, Vespa non si sbilancia: “è un braccio di ferro tuttora in corso. Sull’esito della trattativa pesa molto il disinteresse della Lega veneta, perché mentre l’accordo con il Pdl è fondamentale per Maroni, perché venga eletto presidente della Lombardia, per il Veneto questa ovviamente non è una priorità”. Quanto alla sorte politica del Senatur, Vespa è chiaro: “ritengo che sarebbe un errore da parte della Lega Nord non ricandidare Umberto Bossi alle politiche, perché resta comunque il fondatore del movimento”.

 

I CONSENSI DI GRILLO – Un commento sulle strategie del Movimento Cinque Stelel esul suo leader Beppe Grillo.“La strategia del Movimento Cinque Stelle è stata fin qui di non utilizzare i canali tradizionali di comunicazione. Ora però Grillo rischia di essere sommerso dalle campagne mediatiche degli altri partiti, perché le elezioni si giocano soprattutto nelle ultime settimane e negli ultimi giorni”. Sollecitato dagli interventi del pubblico che citavano indiscrezioni su una possibile candidatura a premier di Corrado Passera come leader dei moderati, Vespa si è mostrato scettico. “Ci credo poco. Passera è stato sempre un moderato degno della massima stima, ma onestamente al Governo non si è così distinto… So che è rimasto molto male dalla mancata formazione di una lista unica del Centro. Ci sperava”.

 

L’ALBERO DI NATALE DI PIZZAROTTI – Una battuta, infine, sulle iniziative natalizie del Comune di Parma. “Ho un amico imprenditore che mi ha raccontato dell’albero di Natale installato dal nuovo sindaco Pizzarotti”, spiega Vespa. “L’illuminazione dell’albero, in ossequio al risparmio energetico, dipende da cinque biciclette: chi passa, pedala e accende le luci. Peccato che alcune biciclette si siano guastate quasi subito”, ironizza il giornalista. Che osserva: “Pizzarotti è un esponente del movimento della decrescita, il che a Parma, città del gusto e dell’abbondanza, è piuttosto curioso…”.

 

5 gennaio 2013

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