Non sono mai stata brava a mettere nero su bianco le mie emozioni forse perché scrivendole le avrei rese reali, le avrei presentate ad una scomoda realtà. Ho sbagliato molte cose nella mia giovane vita e per quanto possa essermene pentita e aver provato a rimediare, le cose non cambieranno.
L’errore di un attimo si paga per una vita. Questa lettera la scrivo a me stessa e a chi non ho permesso di starmi accanto. Non sono mai stata brava a fidarmi delle persone, non mi fido quasi nemmeno di me. È difficile aprire il proprio cuore ad una persona essendo consapevoli che può prendere i tuoi sentimenti e calpestarli senza farsi alcuno scrupolo. È anche questa una delle motivazioni per le quali non sono riuscita a fidarmi di te.
Avrei voluto che le cose andassero diversamente. Sento ancora la necessità di parlare con te e di raccontarti ogni stupido frammento della mia giornata. Ti chiedo infinitamente scusa per il modo in cui sono passata sopra ai tuoi sentimenti, comportandomi esattamente come non volevo che gli altri si comportassero con me. Ho fatto l’egoista, per non soffrire credo di aver fatto soffrire te. Chiedo anche scusa a me stessa. Soprattutto a me stessa.
Per non essere stata in grado di apprezzarmi per quello che sono, per non aver mai creduto in me permettendo agli altri di influenzare i miei pensieri, permettendogli di avere voce in capitolo nelle mie emozioni e permettendogli di distruggere la mia autostima a tal punto da non riuscire per molto tempo a guardarmi senza odiare il mio riflesso allo specchio.
Ho sbagliato molte cose, ma col senno di poi posso dire che anche le peggiori cose negative hanno fatto si che io sia la persona che sono. Non permetto a nessuno di avere voce in capitolo nella mia vita e tantomeno di farmi influenzare dal suo giudizio.
Chiedo ancora scusa a me stessa e dico a voi che leggerete queste mie parole di non permettere a nessuno di avere talmente tanta voce in capitolo nella vostra vita da influenzarvi col suo giudizio. Se non crediamo in noi nessuno lo farà mai.
Noemi
