Cara cugina,
Grazie per avermi regalato tanto di te e per la tua presenza amorevole e costante nonostante la distanza fisica.
Ogni giorno il ricordo della nostra infanzia sa materializzarsi in mille modi : sulle note di una canzone, sulle onde di dolci emozioni che coloravano i nostri giochi, le nostre risate, i nostri sogni…..la nostra terrazza e l’altalena.
Sai, nonostante il dolore e i disagi che la vita ci propone ogni giorno, continuo a sentire dal profondo di me stessa una vocina, la stessa vocina antica che …mi ha sempre ribadito: “puoi vivere, devi vivere”, che mi ha ricordato che le cose appaiono banali solo se banale è la luce che le illumina, che il lato appassionante della vita è nascosto nelle piccole cose , che a piegarsi al vento della tempesta e assumere mille forme pur rimanendo sé stessi è meglio e che si può godere dei grandi spettacoli della natura, come l’alba e il tramonto senza dover pagare il biglietto.
Anche in un fiore che spunta tra il cemento c’è una rivoluzione. Ogni giorno rimescola le carte, niente è da dare per scontato. Ti auguro un riscatto grande quanto il tuo cuore. Spero che il valore e la forza che è in te ti aiuti a somatizzare il tutto.
Un abbraccio con il cuore.
Nadia