Caro ti scrivo
c’è che ti devo dire una cosa.
e allora la scrivo qui così poi tu non la leggi,
c’è che quando non ci sei mi manchi.
c’è che nonostante tu abbia le tue paure e le tue angosce,
c’è che nonostante io abbia le mie ansie e le mie paranoie,
tu manchi alla mia vita.
sei il pezzo mancante del mio puzzle incompleto,
la tessera che dimentico di portare con me,
sei i numeri dal 7 al 9 sul dado,
sei quel libro riposto che ho paura di terminare.
c’è che ti devo dire un’altra cosa.
e allora continuo a scrivere,
perché scrivere , sai, è un atto liberatorio.
ed io non posso non scriverlo, allora lo scrivo.
c’è che ti devo dire una cosa.
ma non posso dirtela perché tu poi te ne andresti
e allora io non lo dico, lo scrivo solo qui.
c’è che ognuno ha i suoi timori,
vedi anche io ne ho, a dirti cosa sento,
ma vado avanti.
c’è che ognuno ha i suoi problemi,
vedi anche io ne avrei a dirti quello che sento,
ma vado avanti e lo scrivo lo stesso.
non cerco un istante che valga una vita,
cerco una vita. Intera, lunga, duratura,
che no, non valga un istante, ma
che duri una vita.