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Lettera di Gina Vallese

Cara Miranda,

Ti scrivo perchè è arrivato il momento; dalla nostra ultima chiacchierata sincera si sono susseguite molte stagioni e il silenzio rimane tra noi inesorabile. Mi punisci con tutto questo silenzio, il silenzio che fa più rumore di un petardo in piena notte, con le cose non dette, taciute, lasciate lì, ad ardere nel cuore, che con il tempo sono diventate macigni pesanti che non sei più riuscita a spostare.

La porta del tuo cuore chiusa, sbarrata, mi fa paura, mi fa pensare che domani potrebbe essere troppo tardi, tardi per guardarci negli occhi, per dirci senza parlare “Ti voglio bene… Dove sei stata?” e troppo tardi per un abbraccio che potrebbe durare anni, quell’abbraccio ci accompagnerebbe ogni giorno in ogni luogo e ci scalderebbe il cuore senza bisogno di parlare, un gesto che ci permetterebbe di scrivere altre pagine, fitte fitte, di vita condivisa…
Sai cosa servirebbe tesoro? Un’alta marea che con la sua acqua cancelli le impronte di ciò che è stato e ritirandosi al mattino ci lasci il cuore pulito, in attesa di nuove impronte, con la voglia di viversi senza se e senza ma. Forse non avrò mai il coraggio di farti leggere queste righe scritte solo per te, ma che importa, è tutto inciso nel mio cuore e mi rende felice trovare ancora la voglia di volerti bene e che ti piaccia o no la nostra è una grande storia d’amore, uno di quegli amori che si tengono al calduccio in un angolino del cuore e ti strappano sempre un sorriso… Nonostante tutto.

Amica mia sogno che un giorno ci incontreremo per caso, i tuoi occhi nei miei e senza troppe spiegazioni si riparta in un unico respiro, mano nella mano, per le vie di questa vita.

Gina

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