MILANO – Siete aspiranti scrittori e non trovate nessuna casa editrice interessata al vostro manoscritto? Le soluzioni sono molteplici, dall’auto-pubblicare il proprio libro con una delle piattaforme di self – publishing esistenti, o non demordere e continuare a proporre la propria opera ad altre case editrici. Non preoccupatevi, siete in buonissima compagnia. Nel corso della storia sono numerosi gli scrittori che si sono visti rifiutare libri che poi sono passati alla storia e che hanno reso poi celebri i loro autori. Vediamo insieme la seconda parte delle lettere di rifiuto ricevute dai grandi autori della letteratura riportate dal Post.
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6) “L’amante di Lady Chatterley” di David Herbert Lawrence
“Per il tuo bene, non pubblicare questo libro”
Un rifiuto lapidario per Lady Chatterley. Il romanzo, destinato a suscitare un enorme scandalo, venne poi edito per la prima volta in Italia nel 1928. Il romanzo, infatti, venne perciò messo al bando specialmente nell’Inghilterra del tempo, in piena morale vittoriana, tanto che sarà pubblicato in Gran Bretagna solo nel 1960.
7) “Amnesiac” di Sylvia Plath
“Cara Mrs Plath, mi dispiace ma abbiamo deciso di non pubblicare la sua opera. Ci piace la seconda opera di “Amnesiac”, ma non vediamo alcuna connessione tra la prima e la seconda parte dell’opera. Le piacerebbe pubblicare solo la seconda parte dell’opera sotto il titolo originale? Grazie comunque per averci inviato le sue opere, speriamo di leggerne altre presto”
Queste le parole di Howard Moss, l’editor del “The New Yorker” che rifiutò la sua opera “Amnesiac” esprimendo dei dubbi di struttura.
8) “Gli uomini preferiscono le bionde” di Anita Loos
“Ti rendi conto, ragazzina, che sei il primo scrittore americano a prendere in giro il sesso?”
Gli uomini preferiscono le bionde venne pubblicato con successo nel 1925. Oggi, ad ogni modo, questo grande rifiuto verrebbe riconosciuto come una grande innovazione.
9) “Moby Dick” di Herman Melville
“Primo, per sapere: deve essere proprio una balena? Capisco che sia un ottimo espediente narrativo, per certi versi addirittura esoterico, ma vorremmo che l’antagonista avesse un aspetto potenzialmente più popolare tra i giovani lettori.”
Peter J Bentley, redattore presso la casa editrice britannica Betley & Son, accolse così l’opera di Herman Melville che in ogni caso verrà pubblicato 18 mesi dopo questa lettera, nel 1851. (LEGGI LA LETTERA COMPLETA)
10) “Bandiere nella polvere” di William Faulkner
“La mia principale obiezione è che sembra che tu non abbia alcuna storia da raccontare e penso che una storia debba avere sempre qualcosa da insegnare e raccontare e che debba farlo bene.”
Questo è un famoso estratto della lettera di rifiuto dell’editore Horace Liveright per l’opera di Faulkner che aveva mandato il manoscritto alla casa editrice Boni and Liveright.