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Trovato un nuovo scheletro negli scavi di Pompei

Un uomo schiacciato da un enorme masso mentre cercava di fuggire: questo il nuovo ritrovamento archeologico presso gli scavi di Pompei

MILANO – Gli scavi di Pompei non smettono di proporre nuove scoperte archeologiche. Questa volta ad essere trovato รจ lo scheletro di un uomo che, mentre fuggiva dalla furia eruttiva, รจ stato probabilmente colpito da un enorme masso. Eโ€™ in questa drammatica posizione che emerge la prima vittima del cantiere dei nuovi scavi della Regio V.

 

La scoperta

Lo scheletro รจ stato ritrovato allโ€™incrocio tra il Vicolo delle Nozze dโ€™Argento e il Vicolo dei Balconi, di recente scoperta, che protende verso via di Nola. Dalle prime osservazioni, risulta che lโ€™individuo sopravvissuto alle prime fasi dellโ€™eruzione vulcanica, si sia avventurato in cerca di salvezzaย ย lungo il vicolo ormai invaso dalla spessa coltre di lapilli. Il corpo รจ stato infatti rinvenuto allโ€™altezza del primo piano dellโ€™edificio adiacente, ovvero al di sopra dello strato di lapilli. Qui รจย ย stato investito dalla fitta e densa nube piroclastica che lo ha sbalzato allโ€™indietro. Un imponente blocco inย pietra (forse uno stipite), trascinato con violenza dalla nube, lo ha colpito nella porzione superiore, schiacciandoย ย la parte alta del torace e il capo che, ancora non individuati, giacciono a quota piรน bassa rispetto agli arti inferiori, probabilmente sotto il blocco litico.

 

Le analisi

Le prime analisi eseguite dallโ€™antropologa, durante lo scavo, identificano un uomo adulto di etร  superiore ai 30 anni. La presenza di lesioni a livello delle tibie segnalano unโ€™infezione ossea, che potrebbe essere stata la causa di significative difficoltร  nella deambulazione, tali da impedire allโ€™ uomo di fuggire giร  ai primi drammatici segnali che precedettero lโ€™eruzione stessa.

โ€œQuesto ritrovamento eccezionale, – dichiara Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei – rimanda al caso analogo di uno scheletro rinvenuto da Amedeo Maiuri nella casa del Fabbro e oggetto di recente studio. Si tratta dei resti di un individuo claudicante, anche lui probabilmente impedito nella fuga dalle difficoltร  motorie e lasciato allโ€™epoca in esposizione in situ.ย Al di lร  dellโ€™impatto emotivo di queste ย scoperte, la possibilitร  di comparare questi rinvenimenti, confrontare le patologie e gli stili di vita, le dinamiche di fuga dallโ€™eruzione, ma soprattutto di indagarli con strumenti e professionalitร  sempre piรน specifiche e presenti sul campo, contribuiscono ad un racconto sempre piรน preciso della storia e della civiltร  dellโ€™epoca, che รจ alla base della ricerca archeologica.โ€

 

Gli scavi della Regio V

I nuovi scavi della Regio V, dove รจ avvenutaย quest’ultima straordinaria scoperta, fanno parte del cantiere di messa in sicurezza dei fronti di scavo interni alla cittร  antica, previstoย dal Grande Progetto Pompei. Le indagini archeologiche in corso stanno interessando lโ€™area del cosiddetto “Cuneo”, posta tra la casa delle Nozze dโ€™Argento e la casa di Marco Lucrezio Frontone. “Il mio mandato รจ iniziato con crolli a Pompei 7 giorni dopo il giuramento da ministro –ย twitta Dario Franceschini –ย e si conclude sempre a Pompei con ritrovamenti straordinari dopo 4ย  anni di restauri, di scavi in zone mai esplorate e con 1 milione di visitatori in piรน.

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