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I 5 siti culturali più visitati in Italia nel 2017

Oltre 50 milioni di visitatori “culturali” in Italia nel 2017. Dal Colosseo a Castel Sant’Angelo ecco una classifica dei luoghi più visti

MILANO – Il 2017 è stato un anno da record per la cultura in Italia, con incassi che hanno sfiorato i 20 milioni di euro e un incremento di 5 milioni di visitatori in più rispetto al 2016. Di seguito la classifica dei 5 siti culturali che hanno registrato il boom di visitatori.

Il Colosseo

Al primo posto si conferma il Colosseo con oltre 7 milioni di visitatori. Uno dei monumenti simbolo non solo di Roma, ma di tutta l’Italia,  il Colosseo (o Amphiteatrum Flavium) è il più grande anfiteatro al mondo. Nel 1980 è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’UNESCO insieme a tutto il centro storico di Roma.

 

Pompei

Pompei si attesta al secondo posto con 3,4 milioni di visitatori. Dal XVII secolo sono stati riportati alla luce i resti dell’antica città, che hanno permesso agli storici di conoscere con più precisione gli usi dell’antica cultura romana. Nel 1997 Pompei è stata dichiarata patrimonio dall’UNESCO, diventando una dei luoghi di cultura più conosciuti in tutto il mondo.

 

Uffizi

Gli Uffizi con 2,2 milioni di visitatori si posizionano al terzo posto. Il complesso comprende la Galleria delle Statue e delle Pitture, il Corridoio Vasariano e le collezioni di Palazzo Pitti. È considerato uno dei più importanti musei al mondo, dal momento che all’interno sono presenti alcuni dei più grandi artisti quali Raffaello, Botticelli, Tiziano, Giotto.

 

La Galleria dell’Accademia di Firenze

Sempre a Firenze si trova il quarto classificato: la Galleria dell’Accademia. Nasce nel 1784 secondo un progetto di Leopoldo de’Medici. Uno degli eventi più importanti per la Galleria si verifica nel 1873, quando viene trasferito all’interno della struttura il David di Michelangelo.

 

Castel Sant’Angelo

In quinta posizione Castel Sant’Angelo con 1,1 milioni di visitatori. Il Castello nasce per volere dell’Imperatore Adriano, tanto che il monumento si può chiamare anche “Mausoleo Adriano”. Nel corso degli anni ha subito diverse modifiche, soprattutto in epoca medievale e rinascimentale e nel 2014 è entrato a far parte del Polo Mauseale del Lazio

 

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