Patrizio Lo Votrico
Gustav Klimt è parte integrante del vasto repertorio simbolico e decorativo dell’artista austriaco, esponente di spicco dell’Art Nouveau e della Secessione Viennese. Scopriamola assieme,
Questo incipit rappresenta un esempio perfetto del modo in cui Vincenzo Consolo manipola la lingua per creare un ritmo ipnotico, in cui la prosa si trasforma in poesia.
I versi di Torquato Tasso evocano una riflessione profonda e malinconica sulla fugacità della vita umana, contrapposta all'eterno ciclo di morte e rinascita della natura. Questo passaggio specifico è un invito a cogliere l'attimo, a vivere intensamente l'amore e le passioni umane, poiché la vita, al contrario del sole, non offre seconde possibilità.
I versi di Giorgio Manganelli tratti dalla raccolta "Di buio in buio" sono un’intensa e struggente riflessione sulla condizione umana, sulla creatività, e sulla relazione con il divino. Leggiamoli assieme.
La frase di Margaret Mitchell, autrice del celebre romanzo Via col Vento, è un'affermazione potente e provocatoria che ci invita a riflettere su temi di grande rilevanza come l'emancipazione femminile, il sessismo, e la lunga battaglia delle donne per ottenere rispetto e riconoscimento nella società.
Frederick Carl Frieseke con "Donna col parasole" realizzò un’affascinante rappresentazione della femminilità e della bellezza naturale, un soggetto che l’artista ha esplorato ampiamente nel corso della sua carriera. Scopriamolo assieme.
I versi di Jacques Prevert sono spesso caratterizzati da una semplicità apparente che, sotto la superficie, nasconde una profondità emotiva e una riflessione sottile sulla condizione umana. I versi che andremo a leggere sono un esempio perfetto .
La frase di Cesare Pavese tratta dal romanzo "Feria d'agosto", offre un'affascinante riflessione sulla natura della fanciullezza e sul suo impatto persistente nell'esperienza umana. Leggiamola insieme.
I versi di Chandra Livia Candiani tratti dalla raccolta di poesie "Fatti vivo" rappresentano un esempio emblematico di questa poetica, offrendo uno spunto per una riflessione sulla natura dell'identità, della transitorietà e del linguaggio. Scopriamoli assieme.
Alfred Eisenstaedt, il 14 agosto 1945 non sa ancora di stare per entrare nella storia; una fotografia scattata nel cuore di New York avrebbe immortalato non solo un momento intimo tra due persone, ma l’essenza stessa della gioia collettiva, della speranza e della fine di un’era di conflitti devastanti. Lasciamoci catturare dall'iconico scatto.