MILANO – Arte e scienza: quanti ritengono che queste due cose siano inconciliabili? Spesso si pensa che chi ama l’arte non possa dire altrettanto della scienza e viceversa. Pertanto ambedue sembrano sempre mondi totalmente distanti tra loro. Ma tutto questo dibattito si dissolve nel nulla quando sentiamo il nome di Theo Jansen, artista olandese considerato il moderno Leonardo Da Vinci, che sfrutta principi scientifici, fisici e matematici, per creare sculture zoomorfe che si muovo grazie all’energia cinetica, coniugando inseme anche innovazione e sostenibilità. Ed è a lui che è dedicata la mostra Dream Beasts. Le spettacolari creature di Theo Jansen, visitabile fino al 19 maggio al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia a Milano. Ma andiamo a scoprire insieme qualcosa di più.
Gli “animali da spiaggia”
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia presenta per la prima volta in Italia le opere dell’artista olandese Theo Jansen, conosciuto in tutto il mondo per le sue gigantesche installazioni cinetiche Strandbeest (“animali da spiaggia”), creature ibride dall’aspetto zoomorfoche si muovono sfruttando la spinta del vento. Fino a domenica 19 maggio i visitatori del Museo potranno ammirarle nella mostra Dream Beasts. Le spettacolari creature di Theo Jansen. Il 7 marzo, l’11 aprile e il 9 maggio, si terranno le serate intitolate Dutch Night Dream Beasts: serate di apertura straordinaria dell’esposizione in cui le creature di Theo Jansen prendono vita in mezzo al pubblico. “La combinazione tra innovazione, sostenibilità e creatività avvicina il lavoro di quest’artista allo spirito leonardesco – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno -. Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, che valorizza in modo permanente l’opera di Leonardo, è naturalmente uno dei più qualificati interpreti del suo pensiero e ha dunque saputo cogliere la corrispondenza di intenti, proponendo un artista contemporaneo che mette al centro del proprio pensiero progettuale la natura e la protezione dell’ambiente”.


Artista e scienziato
Jansen, dopo un periodo di studi in Fisica applicata alla Delft University of Technology, nel 1990 inizia a dedicarsi al progetto Strandbeest. Le sue opere possono sembrare scheletri di animali o enormi insetti. Sono invece gigantesche sculture animate fatte di materiali di epoca industriale: tubo flessibile in plastica, filo di nylon e nastro adesivo. Nascono come algoritmi e non richiedono motori, sensori o tecnologie avanzate per spostarsi: si muovono grazie alla forza del vento e dell’aria caratteristiche della costa olandese, loro habitat naturale.


Le sculture “sostenibili”
L’esposizione, ospitata nel padiglione Aeronavale del Museo, ha l’intento di portare il pubblico a confrontarsi, anche a livello emotivo, con i valori di innovazione e sostenibilità comunicati dalla ricerca dell’artista. I visitatori potranno passeggiare accanto a 13 di queste imponenti creature e apprezzare i loro movimenti così sorprendentemente naturali.


Il nuovo Leonardo da Vinci
Definito dalla critica internazionale “un moderno Leonardo da Vinci”, Theo Jansen ama coniugare il sapere scientifico a suggestioni di carattere umanistico, spaziando da sperimentazioni sulla cinetica e la meccanica all’esaltazione della natura e della bellezza. Questa sintonia con lo spirito di Leonardo rende Jansen culturalmente vicino all’identità del Museo, che ha nel suo Dna il dialogo fra arte e scienza e che ha scelto di proporre l’opera dell’artista olandese ai suoi visitatori proprio nell’anno dedicato alle celebrazioni vinciane. La mostra s’inserisce nel quadro più ampio degli eventi internazionali che si terranno a Milano nello stesso periodo: le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il Miart e il Salone del Mobile.
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