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“Sguardo d’Artista”: da Giorgione a Canaletto, in mostra 4 grandi pittori a confronto

La mostra temporanea “Sguardo d’Artista. Giorgione, Carpioni, Guardi e Canaletto tra mistero, mito e invenzione” è allestita dal 5 novembre al 13 marzo

La mostra temporanea “Sguardo d’Artista. Giorgione, Carpioni, Guardi e Canaletto tra mistero, mito e invenzione” è allestita nella sala delle temporary exhibitions integrata al percorso espositivo permanente della Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani a Cellatica (BS), dal 5 novembre 2021 al 13 marzo 2022.

La mostra

La mostra-dossier prende spunto infatti dal dipinto esposto nella Sala del Ridotto (camera da letto della Casa Museo) raffigurante “La presentazione prima del matrimonio”, opera del 1750 circa di Pietro Longhi. Le quattro opere esposte offrono un ventaglio completo della ritrattistica in età barocca e consentono, data l’ubicazione centrale nel percorso espositivo della Casa Museo, di creare un dialogo con alcuni dipinti selezionati della collezione permanente postando però il punto di osservazione dello spettatore dallo stile dell’artista alla sua identità. I ritratti selezionati consentono infatti di avviare una riflessione sull’immagine dell’artista in area veneta del XVII e XVIII secolo, tra invenzione, celebrazione e un pizzico di mistero.

Gli artisti a confronto

Se l’opera di Pietro della Vecchia è infatti sostanzialmente un ritratto di invenzione, quella di Carpioni è invece un ritratto autocelebrativo, funzione confermata anche dall’esistenza di numerose versioni realizzate dall’artista. Carpioni volle mettere in evidenza in questo suo autoritratto tanto l’accento introspettivo quanto l’attenzione particolare ai moti dell’animo. Decisamente commemorativo appare il ritratto di Canaletto realizzato da Antonio Visentini per il frontespizio della serie “Prospectus Magni Canalis Venetiarum”. Una sorta di omaggio di Pietro Longhi al collega Francesco Guardi è infine il bel ritratto del 1764 nel quale il pittore è immortalato nell’intimità, come in un’istantanea rubata nel momento in cui l’artista era impegnato a dipingere nel suo atelier.

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Il commento del direttore Massimiliano Capella

“Un nuovo progetto espositivo che parte, ancora una volta, dalla precisa volontà di valorizzare il patrimonio della Casa Museo, fonte inesauribile di ispirazione per percorsi culturali inediti e trasversali. Il museo, con le sue collezioni, resta infatti il nostro punto di riferimento”

 

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