Per Cyrano de Bergerac il “bacio” era l’apostrofo rosa tra le parole “t’amo”. Per molti pittori il “bacio” è stato il tema con cui l’arte ha potuto rappresentare l’estasi tra due innamorati.
San Valentino, i 10 baci più belli nella storia dell’arte
Sono tanti i baci nella storia dell’arte: in occasione di San Valentino noi proponiamo qui i più famosi e rappresentativi.
Il bacio – Francesco Hayez
“Il bacio” dipinto da Francesco Hayez realizzato nel 1859 e conservato a Milano nella Pinacoteca di Brera è in assoluto il bacio più famoso. Questo quadro divenne il simbolo dell’Ottocento e racchiude tutte le caratteristiche del romanticismo italiano. L’ambientazione del dipinto è neutra per concentrare l’attenzione dello spettatore sulla scena del bacio tra i due innamorati. L’uomo ha un piede sulla scalinata, rendendo l’idea della partenza imminente, ma la passione del bacio fa intendere che vorrebbe rimanere con lei. L’amata, arrendevole, trasmette la passione e il trasporto struggente nel salutare il suo amato.
Il bacio – Gustav Klimt
“Il bacio” famoso quanto il primo è certamente quello di Gustav Klimt realizzato nel 1907 e conservato a Vienna nella Osterreichische Galerie. Quest’opera, in pieno accordo con i canoni dello stile Liberty, è dipinta su tela con decorazioni e mosaici in color oro sullo sfondo. Rappresenta l’estasi che provoca l’amore. L’uomo e la donna sembrano appartenere ad un unico corpo che a sua volta diventa un tutt’uno con l’universo. I fiori e i germogli sui quali sono appoggiati i due amanti rappresentano la carica vitale che viene generata dall’amore.

L’amore e l’estasi dell’abbandono ne “Il bacio” di Gustav Klimt
Il bacio di Gustav Klimt è uno dei capolavori più significativi della carriera artistica del celebre pittore austriaco, un’opera manifesto dell’amore
Gli amanti – Magritte
Esistono due copie de “Gli amanti” di Magritte realizzato nel 1928 con la tecnica dell’olio su tela. Uno è conservato presso la National Gallery of Australia e l’altro al MOMA di New York. Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente con la testa e le facce coperte da un panno bianco. Questo richiama sia alla passione del puro amore fisico che non ha bisogno di tante parole, sia alla difficoltà di comunicazione della coppia. Questa immagine, nonostante il richiamo alla morte della madre dell’artista trovata morta suicida con un panno sulla feccia, appare molto conturbante. Le interpretazioni sono e saranno molteplici e la riflessione a cui l’opera deve condurre l’osservatore è stata da sempre la volontà dell’artista. Nascondendo i volti, rendendoli non visibili, il pittore vuole mostrare i molteplici significati del reale attraverso nuovi punti di vista.

“Gli amanti” di Magritte, il dipinto che esprime l’impossibilità dell’amore
Scopriamo cosa sta dietro “Gli amanti” l’opera di Magritte, vera icona della storia dell’arte e simbolo dell’impossibilità di amare
Amore e Psiche, bambini – William-Adolphe Bouguereau
“Amore e Psiche, bambini“, è un dipinto ad olio del 1890, del pittore William-Adolphe Bouguereau che si trova in una collezione privata e costituisce una delle opere più famose dell’autore. L’opera è erroneamente conosciuta come Il primo bacio, simboleggia l’amore puro, la dolcezza infantile e l’aspetto più puro dell’amore.
Over the town – Marc Chagall
“Over the town” di Marc Chagall dipinto nel 1918 e conservato nella Tretyakov Gallery di Mosca in Russia. Dipinto simbolista rappresenta due amanti che si librano sul loro vecchio mondo, volando dalla loro città natale verso una nuova vita insieme. Chagall usa tutta la gamma di colori disponibili per raccontare con una simbologia molto complessa immagini dolenti di una realtà persa, ritrovata soltanto nella dimensione del ricordo e del sogno.
Il bacio con la finestra – Munch
“Il bacio con la finestra” è un dipinto di Munch del 1892 conservato al National Museet for kunst di Oslo. Il dipinto fa parte di un gruppo di opere sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’amore. Il rapporto fra uomo e donna è un tema spesso affrontato da Munch. Le due figure abbracciate, impossibili da distinguere separatamente, rappresentano la perdita di identità. Il rapporto tra uomo e donna si configura come tensione tra desiderio di amare e paura di amare. Il rapporto ambiguo è espresso dalla fusione fisica delle due figure che si abbracciano nel tentativo di annullarsi o assimilarsi. In ciò Munch trasferisce quel doloroso senso di solitudine legate al suo vissuto personale.
Il Bacio – Amos Cassoli
“Il Bacio” di Amos Cassoli del 1870 rappresenta il bacio furtivo tra Paolo e Francesca, i due amanti condannati all’inferno da Dante. I baci rubati – non legittimi, ma furtivi e colpevoli – di amori impossibili diventano ancora più affascinanti. L’amore, che vede nel bacio un atto passionale e un gesto ‘politico’ insieme, costituisce uno dei soggetti più frequenti e rappresentati dalla pittura dell’Ottocento italiano.
Il bacio – Picasso
“Il bacio” di Picasso realizzato nel 1925 è conservato nel Musée National Picasso di Parigi. Nel dipinto sono rappresentati un uomo e una donna nell’atto del bacio, anche se il caos rende la situazione convulsa e incomprensibile, come in un esplosione di passione. Picasso inserisce riferimenti sessuali per aumentare la carica erotica del quadro, in diversi parti si possono ritrovare forme falliche o organi femminili. Come in altri quadri visti in precedenza i due corpi si uniscono in un intreccio di corpi che rendono la distinzione delle due sagome quasi impossibile, questa volta per via di un impeto sessuale e di violenza vera e propria che era insita nel carattere del pittore. Il bacio cubista di Picasso rimane una delle opere più importanti dell’autore andaluso, un impeto sessuale che esplode in un quadro che ci racconta molto del suo rapporto con le donne, e che ci spiega il suo carattere focoso che lo ha reso famoso, nel bene e nel male.
Ettore e Andromaca – Giorgio de Chirico
“Ettore e Andromaca” di Giorgio de Chirico del 1917 è costudito nella Galleria Nazionale d’arte moderna a Roma. I personaggi in primo piano sono Ettore e Andromaca, due noti protagonisti dell’Iliade, l’episodio a cui egli fa riferimento è l’ultimo abbraccio presso le porte Scee, prima che il grande eroe troiano affronti in duello il greco Achille. La tragicità della scena sta nel fatto che Ettore e Andromaca, per volontà del fato, mancano degli arti superiori, dunque il loro tentativo di un ultimo abbraccio fallisce e sono costretti a bloccarsi. Ettore e Andromaca sono dei manichini o figure astratte assoggettate al caso da un lato, ma dall’altro, nonostante l’apparenza, sono due esseri viventi in carne ed ossa che desiderano un contatto umano. L’astrattismo delle due figure “congela” il momento e lo rende senza tempo, lo proietta oltre la realtà, oltre la natura, in un’altra dimensione che è appunto quella metafisica.
Romeo and Juliet – Frank Dicksee
“Romeo and Juliet” di Frank Dicksee del 1844 si trova al Southhampton Art Gallery. Il dipinto rappresenta il giorno dopo la prima, e unica, notte passata come marito e moglie tra Romeo e Giulietta. Quello che ci dice Sir Dicksee con questo dipinto è di abbandonarci a momenti di evasione, come per esempio all’amore. Attanagliato dalla frenesia dei tempi moderni ( e se si lamentava Dicksee nel 1900, cosa dovremmo dire noi nel 2014?!), Dicksee invita la gente a ricercare l’armonia e uno spazio a dimensione uomo, a ricercare ciò che ci fa stare bene, come l’amore.