Sei qui: Home » Arte » Storia delle opere di Van Gogh salvate dalla cognata Johanna Bonger

Storia delle opere di Van Gogh salvate dalla cognata Johanna Bonger

Se oggi possiamo ammirare le meraviglie create da Vincent Van Gogh, lo dobbiamo alla moglie del fratello Theo, Johanna Bonger

Oggi ricorre l’anniversario del pittore olandese Vincent Van Gogh, nato a Zundert il 30 marzo 1853 e morto a Auvers-sur-Oise il 29 luglio 1890. Per l’occasione abbiamo pensato di raccontarvi come le sue opere sono arrivate fino a noi per merito della cognata del pittore, moglie del fratello Theo, Johanna Bonger.

Johanna e il tesoro di Vincent

Johanna Bonger Van Gogh si trovò ad un certo punto della sua vita sola e con un bambino da crescere. Il marito Theo, amato fratello dell’artista olandese, era morto proprio sei mesi dopo la morte di Vincent, lasciando vedova la giovane donna che si trovò con una piccola casa a Parigi piena di dei dipinti e dei disegni, circa ottocento pezzi in totale, che Vincent aveva lasciato al fratello Theo. La madre dei fratelli Van Gogh aveva ovviato al problema delle opere che nessuno voleva spostandole nel magazzino di un falegname. Johanna, però, sentiva in cuor suo che quei dipinti avevano un incredibile valore che nessuno era ancora in grado di vedere.

La rinascita di un artista

Joanna trova le lettere di Vincent e Theo, una corrispondenza fitta e piena di affetto e dolore. Decide di pubblicarle per guadagnare dei soldi e mandare avanti l’opera del marito venditore d’arte, morto troppo presto per rendere giustizia al fratello Vincent. Organizza poi mostre e vendite per muovere il mercato e nel momento opportuno ritira le offerte per alzare il valore. In particolare, si rifiuta di separarsi dalla serie dei Girasoli. Nel 1924 fa un’eccezione per la National Gallery di Londra, una decisione che aumenterà notevolmente la fama di Vincent. Johanna morirà l’anno successivo lasciando al figlio l’eredità artistica che oggi ritroviamo per intera all’interno del Museo Van Gogh di Amsterdam.

Vincent Van Gogh, la solitudine e il tormento che lo resero grande

Vincent Van Gogh, la solitudine e il tormento che lo resero grande

Vincent Van Gogh ebbe una vita segnata dal dolore e dalla solitudine, dove l’unico vero affetto fu quello del fratello Theo

 

Vincent Van Gogh

Van Gogh fu uno dei più grandi pittori del XIX secolo contando i quasi novecento dipinti, più di mille disegni e gli innumerevoli schizzi di cui fu autore. Non furono però i numeri a renderlo grande, ma la sua sensibilità. Vincent aveva la capacità di mettere su tela le sensazioni che provava, mischiando colori con pennellate potenti. Autore di quasi novecento dipinti e di più di mille disegni, Van Gogh fu tanto geniale quanto incompreso se non addirittura disprezzato in vita. Morì all’età di trentasette anni.

 

Alice Turiani

© Riproduzione Riservata