MILANO – Noto al grande pubblico soprattutto per i suoi enigmatici โTagliโ, Fontana puรฒ essere considerato il precursore assoluto della tendenza caratterizzante gran parte dell’arte dei decenni a lui successivi. Mettendo in discussione il concetto stesso di arte e di artista, Lucio Fontana ne promuove una nuova visione e una nuova nozione basata principalmente sul momento della volontร creatrice piรน che sul prodotto di tale volontร . La sua opera assume cosรฌ un ruolo di primaria importanza nell’orientamento dell’arte italiana a lui contemporanea e degli anni a venire.
INIZI โ Lucio Fontana nasce a Rosario di Santa Fรฉ. Il padre Luigi, italiano, in Argentina da una decina dโanni, รจ scultore e la madre, Lucia Bottino, di origine italiana, รจ attrice di teatro. A sei anni si stabilisce con la famiglia a Milano, dove, nel 1914, incomincia gli studi alla Scuola dei maestri edili dellโIstituto Tecnico โCarlo Cattaneoโ. Interrompe gli studi e parte per il fronte come volontario, ma la sua guerra dura poco: viene ferito e presto giungono il congedo ed una medaglia al valor militare. Nel 1927 si iscrive allโAccademia di Belle Arti di Brera e segue i corsi di Adolfo Wildt. Nonostante la lontananza, continua a mantenere intensi contatti con il Sudamerica, dove effettua frequenti viaggi e dove apre uno studio di scultura.
IL SUCCESSO โ Si diploma allโAccademia di Brera nel 1930, e comincia a partecipare regolarmente alle esposizioni, continuando perรฒ a realizzare sculture di concezione commerciale. Realizza monumenti funerari e commemorativi. Stringe rapporti con il gruppo degli architetti razionalisti, collaborando ai loro progetti con sculture e rilievi. Nel 1934 Fontana entra in contatto con lโambiente dellโastrattismo lombardo legati alla galleria milanese โIl Milioneโ. Lโanno dopo, si lega al gruppo parigino โAbstraction-Crรฉationโ. Alterna opere astratte, come le tavolette graffite o le sculture in ferro filiformi, con le ceramiche โbaroccheโ, che realizza presso le fornaci di Albisola e Sรจvres. Nel 1939 prende parte alla โSeconda mostra di Correnteโ.
IL MOVIMENTO SPAZIALISTA โ Lucio Fontana torna a Buenos Aires nel 1940, dove frequenta i gruppi dโavanguardia e partecipa alla stesura del โManifesto Blancoโ (1946), che segna la nascita dello โSpazialismoโ. Nel 1946 รจ di nuovo in Italia. Qui riunisce subito attorno a sรฉ numerosi artisti e pubblica il โPrimo Manifesto dello Spazialismoโ. Nel 1949 espone alla Galleria del Naviglio โLโambiente spaziale a luce neraโ suscitando al tempo stesso grande entusiasmo e scalpore. Firma poi con altri artisti il โManifesto del Movimento Spaziale per la Televisioneโ, ed espone in modo compiuto le sue opere spaziali alla Galleria del Naviglio di Milano. Scatenando di nuovo entusiasmo e sgomento, oltre a forarle, Fontana dipinge ora le tele, vi applica colore, inchiostri, pastelli, collages, payettes, gesso, sabbia, frammenti di vetro. Eโ ormai noto e apprezzato anche allโestero. Passa poi alle tele dipinte allโanilina e alle sculture spaziali su gambo.
I TAGLI โ Sul finire del 1958 realizza le prime opere con i โtagliโ, che riproporrร nel 1959 su tela, con il titolo โConcetto spazialeโ. Del 1959 sono anche le sculture in bronzo โNaturaโ. Nel 1960, parallelamente alle tele con i tagli, avvia il ciclo di tele con i cosiddetti โCrateriโ, squarci prodotti nella tela, spalmata di colore ad olio. Nel 1962 รจ la volta dei โMetalliโ, lastre di ottone o acciaio squarciate. Nel 1963 appare la notissima serie della โFine di Dioโ, grandi tele ovali verticali monocrome, recanti squarci. Nel 1964 รจ la volta dei cosiddetti โTeatriniโ, tele con buchi, incorniciate da bordi sagomati in legno che simulano una quinta teatrale. Poco dopo essersi trasferito a Comabbio, in provincia di Varese, dove restaura la vecchia casa di famiglia e installa il suo nuovo studio, Lucio Fontana muore il 7 settembre 1968.
LA FONDAZIONE โ Nel 1982 Teresita Rasini Fontana, moglie dellโartista dร vita alla Fondazione Lucio Fontana. Ancora oggi la Fondazione costituisce una delle iniziative meglio gestite nel campo della valorizzazione e della tutela del lavoro di un artista. La presenza di opere di Lucio Fontana nelle collezioni permanenti di piรน di cento musei di tutto il mondo sono unโulteriore conferma dellโimportanza della sua arte.