MILANO – Nulla di certo, ma il sospetto c’è. L’identità di Banksy potrebbe essere svelata da un video d’archivio dell’emittente televisiva ITV del 2003, riscoperto qualche giorno fa da un giornalista che stava svolgendo una ricerca sul writer.
L’identità svelata
Il video di ITV London è una vecchia intervista realizzata prima della mostra Turf War, la prima grande mostra delle opere di Banksy allestita in un magazzino di Kingsland Road nell’East End di Londra nel 2003. Nel video si vede un ragazzo con il volto parzialmente coperto da un cappellino da baseball e una t-shirt che afferma di essere Bansky.
Il video dura due minuti, e l’artista parla per solo trentacinque secondi nei quali spiega di essere travestito perché «non puoi essere un writer ed esporti pubblicamente. Le due cose non vanno bene insieme». L’artista è infatti riuscito in questi anni a mantenere l’anonimato, nonostante sia ormai diventato uno degli street artist più famosi e quotati del mondo.
Il giornalista che ha realizzato il video è Haig Gordon, ed ha ammesso che non si può affermare con certezza che sia Banksy, ma è innegabile che nel video appaia un uomo che dichiara di essere Banksy e che dipinge sui muri a un’esposizione ufficiale dell’artista. Gli agenti dell’artista si sono rifiutati di commentare e rilasciare dichiarazioni, spiegando che ricevono tantissimi video che pretendono di svelare l’identità del writer.
Le ultime gesta di Banksy
Risale al 23 maggio 2019 l’ultima comparsa pubblica di Banksy, nel cuore di Venezia. Poco prima di essere allontanato dalla polizia, lo street artist ha esposto una serie di piccoli quadretti che nell’insieme rappresentano una grande nave turistica che invade il porto di Venezia. Ironia della sorte, pochi giorni dopo la profezia si è avverata: una nave da crociera si è effettivamente schiantata contro la banchina della città. Di pochi giorni prima, sempre a Venezia, Banksy aveva disegnato un graffito raffigurante un bambino migrante con un razzo segnaletico.