Sei qui: Home » Arte » Firenze, arrivano i “gommoni rossi” di Ai Weiwei a Palazzo Strozzi

Firenze, arrivano i “gommoni rossi” di Ai Weiwei a Palazzo Strozzi

L'artista dissidente cinese Ai Wei Wei commenta: “I rifugiati sono un problema del mondo”
STORYLINE – Nel 2011 Ai Weiwei è stato arrestato e trattenuto per 81 giorni. Dopo il rilascio, il suo passaporto è stato confiscato limitando le sue libertà personali e impedendogli di viaggiare e parlare con la stampa per oltre un anno. Nonostante queste condizioni restrittive, l’artista è comunque riuscito a portare avanti la sua produzione e ha continuato a realizzare grandi mostre in tutto il mondo. Quattro anni dopo, nel luglio 2015, gli è stato restituito il passaporto, insieme al diritto di viaggiare liberamente.
LE INSTALLAZIONI – Nel 2016 l’artista sarà a Firenze per lavorare a Palazzo Strozzi, dove una vasta selezione di opere della sua produzione pluridecennale testimonierà la forza e la vivacità della sua riflessione artistica, posta in dialogo con la storia e l’architettura rinascimentale del palazzo. Ai Weiwei produrrà inoltre una serie di installazioni per Palazzo Strozziutilizzato per la prima volta come uno spazio espositivo unitario, unendo Cortile, Piano Nobile e Strozzina.
Da quasi un anno sto lavorando per portare a Palazzo Strozzi la prima grande mostra italiana su Ai Weiwei, uno delle più iconiche ed influenti personalità del nostro tempo. Il lavoro di Ai Weiwei, tra attivismo politico, autobiografia e ricerca formale, ci parla di temi importanti in modo potente e diretto, utilizzando strumenti e linguaggi artistici a cavallo tra Oriente ed Occidente. Ospitare una simile retrospettiva qui a Firenze significa pensare alla città come ad una moderna capitale culturale, non soltanto legata alle vestigia del proprio passato ma finalmente in grado di partecipare in modo attivo all’avanguardia artistica del nostro tempo”. Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi.
WEI WEI – Ai Weiwei nasce a Pechino nel 1957. Nel 1958 suo padre, il poeta Ai Qing, ritenuto un estremista politico, è costretto a lasciare la città, insieme a tutta la famiglia, e a rifugiarsi prima a Heilongjiang, nella Cina nord-oriental, e poco dopo nella zona desertica dello Xinjiang, nella Cina nord-occidentale.
Dopo la morte di Mao Tse-tung nel 1976, Ai Qing è riabilitato e la famiglia può trasferirsi di nuovo a Pechino. Qui Ai Weiwei si iscrive alla Beijing Film Academy ed è uno dei fondatori del collettivo artistico “Stars”. Nel 1981 si trasferisce a New York, dove rimarrà fino al 1993, frequentando la Parsons School of Design, e dove scopre le opere di Marcel Duchamp e Andy Warhol.
Nel 1993 torna in Cina per dare supporto alla famiglia e contribuisce alla fondazione dell’East Village di Pechino, una comunità di artisti d’avanguardia. Nel 1997 è cofondatore dell’Archivio delle arti cinesi (CAAW). uno dei primi spazi artistici indipendenti del paese. Nel 1999 inizia ad occuparsi di architettura progettando la propria casa studio a Caochangdi, nella zona nord-est di Pechino. Nel 2003 fonda il suo studio, il «FAKE Design». Ne 2007 partecipa a documenta 12, portando a Kassel 1001 cittadini cinesi come parte del suo progetto Fairytale. Nel 2008, insieme agli architetti svizzeri Herzog e de Meuron, progetta lo Stadio Nazionale di Pechino. Nel 2010 ricopre il pavimento della Turbine Hall della Tate Modern con 100 milioni di semi di girasole in porcellana.
Nel 2012, Ai Weiwei è stato insignito del Premio Vaclav Havel for Creative Dissent dalla Human Rights Foundation. Nel 2015, per le sue azioni a sostegno della difesa dei diritti umani, ha ricevuto da Amnesty International il riconoscimento di Ambassador of Conscience. Recentemente Ai Weiwei è protagonista di recenti e grandi mostre come la personale alla Royal Academy of Art di Londra, Ai Weiwei@Helsinki al Museo d’Arte di Helsinki, @LargeAi Weiwei on Alcatraz a San Francisco, Ai Weiwei:According to What? al Brooklyn Museum of Art di New York , e Evidence al Martin-Gropius-Bau di Berlino. Tra le prossime mostre in programma si ricordano Andy Warhol | Ai Weiwei alla National Gallery of Victoria di Melbourne e Ai Weiwei: Er Xi al Le Bon Marché di Parigi.
© Riproduzione Riservata