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Christo, le opere e installazioni più celebri in tutto il mondo

Non solo The Floating Piers nelle acque del Lago d’Iseo. Christo con le sue opere e installazioni ha trasformato i luoghi più suggestivi del mondo in delle installazioni a cielo aperto

È morto all’età di 84 anni l’artista Christo per cause naturali nella sua casa di New York City. Nel 2016 il celebre esponente dalla Land Art aveva realizzato l’opera The Floating Piers nelle acque del Lago d’Iseo. Ma Christo, insieme alla moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon, ha portato avanti il suo progetto artistico in giro per il mondo. Christo era principalmente l’artista delle opere, mentre Jeanne-Claude era l’organizzatrice. Ecco le loro principali installazioni.

Running Fence

Running Fence è il nome della celebre opera realizzata tra il 1972 e il 1976. Essa consiste in una recinzione continua, tesa da Est a Ovest per quasi quaranta chilometri tra alcuni declivi della campagna californiana, a nord di San Francisco. Si tratta di una serie di ampi teloni di nylon bianco appesi a un cavo d’acciaio sorretto da oltre duemila montanti metallici che, visti dall’alto, si snodano come un serpente e attraversano valli e colline fino a perdersi all’orizzonte. Il valore simbolico è dato dal fatto che, quando i teli sono gonfiati dal vento, l’enorme serpente sembra quasi animarsi e per tutta la sua lunghezza risuona di un crepitare secco e sonoro. L’opera durò solamente quattordici giorni.

Wrapped Roman Wall

Nel 1974, in occasione della mostra Contemporanea, a Roma Christo “impacchetta” l’iconica Porta Pinciana, nel tratto delle mura aureliane compreso tra Villa Borghese e via Veneto. Per poco più di un mese il tratto delle Mura Aureliane è stato avvolto da un mix di corda in dacron e tessuto in polipropilene. Fra classicità e contingenza, il drappeggio dei quattro archi celebra la quotidianità e il tradizionale cinismo ironico dei romani.

Valley Curtain

Le montagne rocciose del Colorado sono le protagoniste nel 1974 di Valley Curtain. Un telo arancione lungo oltre 400 metri si dispiega sullo sfondo della valle dalle nuance terrose e in Colorado. Una specie di enorme diga colorata capace di celebrare il connubio fra arte e natura. L’installazione rimase in piedi solo un giorno e venne smantellata in fretta e furia per via dell’avvicinarsi nella valle di una tempesta alla velocità di quasi 100 km/h. I visitatori furono 2500.

Pont Neuf

L’impacchettamento del Pont Neuf fu realizzato da Christo a Parigi il 14 marzo 1984.  41.800 metri quadrati di tessuto in poliammide, fissato con 13 chilometri di corde e assicurato con 12,1 tonnellate di catene d’acciaio fino a un metro sotto l’acqua per un’opera che ha atteso dieci anni per essere realizzata. Un milione i visitatori nel lasso temporale tra il 22 settembre e il 6 ottobre 1985. 

Surrounded Miami Islands

All’inizio degli anni Ottanta Christo e Jeanne-Claude volano a Miami per circondare le isole della baia di Biscayne con una cintura di policrome fucsia. Nasce così Surrounded Islands, le “mie ninfee di Monet” come le definì lo stesso Christo. L’installazione ha voluto ben 3 anni di lavorazione per “cerchiare” 11 isole artificiali della Biscayne Bay di Miami con 60 ettari di tessuto rosa in polipropilene. L’opera è un tributo alla patria di Peter Pan in un’epoca che ha bisogno di credere nelle favole. Surronded Islands rimase installato per due settimane raccogliendo oltre un milione di visitatori.

Wrapped Reichstag

L’opera più celebre e ardua da realizzare è stata “l’impacchettamento” del Reichstag di Berlino, il palazzo del Parlamento berlinese. Tutto nasce da un disegno a matita, gesso e carboncino che trasforma il Parlamento della capitale tedesca in una misteriosa presenza calata nell’atmosfera di quella città che ha visto il meglio e il peggio dell’umanità. Dopo 24 anni di peripezie, nel 1995 il monumento è stato imballato con 100 mila metri quadrati di tessuto in polipropilene a maglia stretta rivestito di alluminio e 15.600 metri di corda blu di 3,2 centimetri di diametro, sempre in polipropilene.

The Floating Piers

Datata 2016, l’installazione di Christo prevedeva la realizzazione provvisoria di un vero e proprio ponte, adagiato sulle acque del lago, capace di unire per soli 16 giorni  la sponda bresciana (Sulzano) del lago d’ Iseo a Montisola. “Camminerete sulle acque, meglio se verrete senza scarpe. Sarà una passeggiata di tre chilometri, sentirete le onde sotto i piedi. Resterà nei vostri cuori.” Queste le parole dell’artista Christo in occasione della presentazione del progetto. Una passerella galleggiante di 3 chilometri  sulla quale giorno e notte, senza interruzione i visitatori potevano camminare. 

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