Che valore ha la ricchezza nella società e, in particolare, nella storia dell’arte? Come è stato interpretato questo tema da grandi artisti come Caravaggio, Picasso e Tiziano? A cercare di trovare tutte queste risposte è la mostra, in programma fino al 9 novembre 2025 presso il piccolo borgo di Illegio in Friuli Venezia Giulia dal titolo: “Ricchezza. Dilemma perenne”. Curata da Don Alessio Geretti, la rassegna si propone come un viaggio nella bellezza e nella coscienza umana, attraverso 52 capolavori che coprono cinque secoli di storia dell’arte, dalla metà del Quattrocento alla metà del Novecento.
Al centro dell’esposizione c’è il concetto di ricchezza, inteso come forza ambivalente capace di generare progresso e dignità, ma anche diseguaglianze e violenza. Un tema attuale, che la mostra affronta con intensità etica e visiva, proponendo un percorso che si snoda tra la potenza dei simboli e la profondità delle interpretazioni artistiche.
Con l’edizione di quest’anno Illegio consolida la propria missione di proporre mostre internazionali d’arte nel piccolo villaggio della Carnia, dove dal 2004 ad oggi sono giunte 1.500 opere da ogni museo e collezione e quasi 700mila visitatori.
Da Caravaggio a Picasso: un’occasione unica per vedere capolavori non accessibili
Tra le opere più attese, spicca il celebre “Ragazzo morso da una lucertola” di Caravaggio, potente allegoria del desiderio e del pericolo che la ricchezza può rappresentare, ci sono poi opere di Tiziano e di Rembrandt, di cui si potrà ammirare una tavola su cui il suo pennello ha toccato il vertice della mistica più commovente tra luce, penombra e intensità dei personaggi in scena.
Di Pieter Brueghel il Vecchio è presente un dipinto inedito, popolatissimo e festoso ma c’è anche Pelizza da Volpedo con il personaggio centrale di uno dei quadri più potenti e iconici del Novecento, “Il Quarto Stato”, la cui figura principale è stata anticipata dall’artista, a grandezza naturale, nell’opera che la mostra farà scoprire, di Pablo Picasso si scoprirà un’altra opera inedita e di Renato Guttuso ci sarà un coloratissimo frammento di Sicilia presentata nel provocante contrasto tra ricchezza e miseria e, ancora, nell’esposizione friulana ci sono Lorenzo Lotto, Filippino Lippi, Giovanni Bellini, Mattia Preti.
In totale, ben 17 delle opere provengono da collezioni private solitamente non accessibili, rendendo la visita, come succede a Illegio un’occasione unica.
Il significato di una mostra sulla ricchezza
L’arte visiva è interprete privilegiata dell’opulenza e del lusso, che talvolta esibisce senza giudizio, altre volte celebra, altre volte condanna, disprezza, diventando quindi anche riflesso del suo tempo, della società e della cultura che quelle ricchezze le produce e le consuma. La mostra si propone, da questo punto di vista, come un’indagine artistica ed esistenziale sul verbo “avere”, e su ciò che davvero arricchisce la vita dell’uomo, focalizzandosi su un tema estremamente affascinante, antico – anzi ancestrale – ma oggi più che mai attuale: la ricchezza nella vita umana e nelle vicende del mondo.
“Le arti – scrive nell’introduzione al catalogo don Alessio Geretti, curatore e anima della mostra – hanno frequentemente dato spazio all’esibizione del lusso e del potere così come all’esaltazione della sobrietà e della liberazione dalla schiavitù del possesso; hanno provocato, insomma, la duplice percezione del lato luminoso e del lato oscuro che ogni ricchezza porta in sé. Il senso della mostra è dunque quello di ripercorrere l’iconografia e la ‘filosofia in arte’ della ricchezza, individuando alcuni nuclei di un’analisi storica, artistica ed etica delle esperienze umane connesse alla ricchezza stessa”.
L’itinerario della mostra attraversa così diverse sezioni che sembrano all’inizio approfondire gli aspetti negativi della ricchezza materiale, per poi risalire e mostrare lo splendore della ricchezza, inteso in senso spirituale e cristiano come bene possibile. L’esposizione diventa così un invito alla riflessione sul concetto di ricchezza nella sua relazione con la società, la politica e l’economia. Un tema carico di tensioni e di contraddizioni, che rappresenta sia fonte di prosperità e progresso sia causa di conflitti e disuguaglianze.