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“Capitale italiana della cultura” 2025, le 10 finaliste

Le singole proposte saranno illustrate alla Giuria nel corso di audizioni pubbliche il 20 e 21 marzo 2023, a Roma, nella sede centrale del Ministero della Cultura.

Il Ministero della Cultura ha reso note le 10 finaliste italiane in lizza per diventare Capitale italiana della Cultura 2025. Le singole proposte saranno illustrate alla Giuria nel corso di audizioni pubbliche, così come previsto dal bando, che si svolgeranno in presenza nei giorni 20 e 21 marzo 2023, a Roma, nella sede centrale del Ministero della Cultura.

Capitale italiana della Cultura 2025, le città finaliste

La Giuria per la selezione della Capitale italiana della cultura 2025 ha individuato i 10 progetti finalisti, presentati dalle seguenti città:

Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). 

Promuovere il patrimonio culturale italiano

L’iniziativa Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014, con il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106 (articolo 7, comma 3quater), dietro proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, sulla scorta della grande partecipazione delle città italiane alla selezione per la Capitale europea della cultura 2019.

Obiettivo della manifestazione è quello di promuovere progetti e attività di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, sia materiale che immateriale, attraverso una forma di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti.

Così come avverrà per la selezione della Capitale italiana della cultura 2025, la valutazione delle candidature è a cura di una Giuria – composta da sette esperti indipendenti – che, a seguito delle “audizioni” con le città finaliste, raccomanda al Ministro della cultura il nome del Comune, della Città metropolitana o dell’Unione di Comuni ritenuto più idoneo, dandone opportuna motivazione.

Su proposta del Ministro della cultura, il titolo è successivamente assegnato dal Consiglio dei Ministri con propria delibera. Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito annualmente sulla base della disciplina relativa alla procedura di selezione definita nel 2016 dall’allora Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo d’intesa con la Conferenza unificata, e aggiornata nel 2019.

La città vincitrice, grazie anche al contributo di un milione di euro messo in palio, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.

Le precedenti città nominate

Negli anni il titolo di Capitale italiana della Cultura è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida nel 2022, Bergamo e Brescia nel 2023. Per il 2024 è stata la città di Pesaro Urbino ad aggiudicarsi il prestigioso titolo.

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