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Le famiglie italiane tornano a spendere in cultura

La spesa culturale e ricreativa delle famiglie italiane cresce del 4%. Ecco i principali dati che emergono dal 12esimo Rapporto annuale Federculture, presentato al MUDEC di Milano

MILANO – La cultura torna al centro delle scelte politiche del Paese, e contemporaneamente cresce l’interesse da parte delle famiglie italiane. Sono questi i principali dati che emergono dal 12esimo Rapporto annuale Federculture, presentato al MUDEC di Milano.

DATI IN CRESCITA – I numeri parlano di una spesa culturale e ricreativa delle famiglie italiane che cresce del 4%, arrivando nel 2015 a 67,8 miliardi di euro (+6% rispetto al 2013). Nel 2016 si segnala inoltre il persistere del trend positivo, con una crescita del 2% dei fruitori dei teatri, del 4% per quelli dei musei e del 5% per i siti archeologici.

NUMERI SU CUI RIFLETTERE – Non tutti i dati del rapporto sono positivi: 11 milioni di italiani (il 18,6%) non frequentano cinema, teatri, musei, concerti e neppure la lettura. In particolare su quest’ultimo aspetto i dati sono particolarmente sconfortanti: è noto infatti che circa il 60% degli italiani con più di sei anni non legge neppure un libro all’anno. Dal rapporto Federculture emerge anche una profonda differenza regionale: al Nord-Est infatti la spesa media mensile per i consumi culturali è di 159 euro, nel Centro scende a 128 euro, mentre al Sud e nelle Isole cala fino a, rispettivamente 84 e 78 euro. Numeri ben al di sotto della media nazionale che la statistica fissa a 126,41 euro.

 

 

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