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Banksy colpisce ancora, la sua opera arriva in un festival nel Regno Unito

Durante il festival di Glastonbury, il rapper Stormzy ha indossato a sua insaputa un giubbotto anti pugnale disegnato da Banksy

MILANO – Solitamente quando le grandi star sfilano sul red carpet o si esibiscono in concerto, indossano abiti o costumi firmati da grandi stilisti. Questa regola però non è valsa per il rapper inglese Stormzy che durante la sua ultima esibizione ha indossato, a sua insaputa, un’opera di Banksy.

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Un’opera di Banksy in concerto

In un concerto importante, ossia quello del 28 giugno al festival di Glastonbury, il rapper inglese Stormzy, prima di salire sul palco, si prepara con trucco e parrucco e costume di scena. Niente di originale, Stormzy è un tipo semplice che non indossa artificiosi ed eccentrici vestiti. Questa volta, ad esempio, il suo costume è stato solo un giubbotto anti pugnale con dipinta la bandiera del Regno Unito. Niente di che, se non fosse che questo costume di scena, capo d’abbigliamento, chiamatelo come volete, è stato creato da Banksy.

 

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Ma la cosa più assurda è che Stormzy non sapeva nemmeno chi fosse il fautore del suo costume. Quando l’ha scoperto si è (ovviamente) detto onorato di aver indossato non un semplice giubbotto ma una vera e propria opera d’arte. “Ho cantato a Glastonbury vestito con un giubbotto anti-pugnale disegnato dal più grande, il più iconico artista vivente sulla Terra. L’unico e solo Banksy” ha dichiarato il rapper, che ha scoperto il suo stilista solo dopo l’esibizione e solo dopo un post dello stesso street artist sui social. “Ho creato un gilet a prova di pugnalata personalizzato e ho pensato ‘chi potrebbe indossarlo?’ Stormzy a Glastonbury” ha scritto Banksy su Instagram.

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Dalla Street Art allo streetwear

Il festival di Glastonbury è già stato bello di per se e l’esibizione di Stormzy è stata come al solito davvero dirompente; complice anche il fatto che al fianco dell’artista inglese “reppava” nella lingua dei segni una delle poche e bravissime interprete di quest’arte, Tara Asher, che traduce il rap ai non udenti. Ma a rendere ancora più unica e indimenticabile questa esibizione è stata proprio la sorpresa di Banksy che per la prima volta veste qualcuno e sceglie una persona come portavoce della sua opera.

 

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L’ennesimo colpo riuscito, quello di Banksy, che sta volta si è dedicato non alla Street Art ma allo streetwear. Il suo capolavoro, come al solito, è sotto gli occhi di tutti e in questo concerto più che mai ha catturato l’attenzione del mondo intero. Ma nonostante ciò il paradosso tra fama e segreto continua e l’artista più famoso al mondo rimane anche il più misterioso e ancora sconosciuto.

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