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A Gallarate la mostra che espone il lato artistico di Jack Kerouac

Attraverso 80 opere, tra dipinti e disegni, la rassegna presenta un lato finora poco esplorato e inedito in Italia di Kerouac, padre della Beat Generation

MILANO – Dal 3 dicembre 2017 al 22 aprile 2018, il MA*GA di Gallarate ospita una grande mostra dedicata allโ€™attivitร  pittorica e grafica di Jack Kerouac, una delle icone letterarie del XX secolo.

LA MOSTRA – Lโ€™esposizione, dal titolo Kerouac. Beat Painting, presenta 80 tra dipinti e disegni, in gran parte esposti per la prima volta in Italia, capaci di proiettare una luce del tutto inedita sullโ€™attivitร  artistica del padre della Beat Generation. In particolare, verrร  analizzato il suo labirintico processo creativo e le sue relazioni con la tradizione della cultura visiva americana, con gli altri autori del movimento Beat, da Allen Ginsberg a William Borroughs e i maestri della pittura informale e della Scuola di New York che Kerouac iniziรฒ a frequentare dalla seconda metร  degli anni cinquanta del secolo scorso. La forza di queste opere risiede soprattutto nellโ€™identitร  totale che Kerouac seppe condensare tra vita, produzione letteraria e ogni altra espressione creativa come la musica, il canto, la poesia, il cinema. Sarร  unโ€™occasione unica per ammirare le opere di Kerouac, finora esposte in solo alcuni selezionati musei come il Whitney Museum of American Art di New York, il Centre Pompidou di Parigi e lo ZKM di Karlsruhe e rimaste per decenni a Lowell (Massachusetts), cittร  natale dello scrittore.

LE SEZIONI – Il percorso si articolerร  in differenti nuclei in grado di sviluppare riflessioni che intrecciano la vita e la poetica di Kerouac, dai ritratti di personaggi famosi quali Joan Crawford, Truman Capote, Dody Muller o il Cardinal Montini ai riferimenti alla cultura beat, da Robert Frank a William S. Burroughs. La mostra approfondirร  inoltre le relazioni tra Kerouac e lโ€™Italia, attraverso una selezione di fotografie scattate da Robert Frank e da Ettore Sottsass alla moglie Fernanda Pivano, ad Allen Ginsberg e allo stesso Kerouac e sarร  arricchita da un progetto inedito di Peter Greenaway dedicato proprio a Kerouac. Una speciale sezione video amplierร  gli orizzonti culturali dellโ€™evento, con la proiezione dellโ€™intervista di Fernanda Pivano a Jack Kerouac, per gentile concessione di Rai Teche e di Pull My Daisy (1964)

JACK KEROUAC – Considerato uno dei fondatori della Beat Generation, Kerouac rappresentรฒ il movimento letterario e artistico che a partire dalla fine degli anni quaranta sconvolse e scandalizzรฒ i valori della societร  degli Stati Uniti e dellโ€™Europa, dove le sue opere furono diffuse e tradotte quasi immediatamente. Davanti alla borghesia che aveva saputo creare i solidi presupposti del rinnovamento post bellico, egli prefigurรฒ la liberazione culturale e sessuale e un nuovo modello di vita che avrebbe portato, globalmente, la gioventรน alla rivoluzione degli anni sessanta. Rigettando gli ideali tecnologici del dopoguerra i Beat e il gruppo di Kerouac, Ginsberg, Owen, Ferlinghetti difesero una nuova etica, quasi tribale, di carattere spontaneista, che poi sarebbe sfociata nel movimento Hippie, nellโ€™opposizione alla guerra del Vietnam e nella โ€˜tre giorni di pace e musica rockโ€™ di Woodstock. Oltre alla dimensione espositiva, assume uno specifico rilievo anche una pubblicazione scientifica edita da Skira, che rilegge in modo complessivo l’opera pittorica di Kerouac

Photocredit: Jack Kerouac, Sacred Heart, N.D., olio su carta. 23×30,5 cm; Jack Kerouac, Senza Titolo, N.D., olio su tela, 40×29,5 cm

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