Notte di Novembre è una poesia di Adelaide Crapsey (Brooklyn, 9 settembre 1878 – 8 ottobre 1914), scrittrice statunitense la cui vita è stata costantemente ostacolata dalla malattia, dal dolore e dall’impunità. Una bella poesia in cui la stagione autunnale diventa metafora della vita e visione della morte.
È un piacere poter incontrare e condividere il pensiero e l’opera di grandi autori come Adelaide Crapsey, soprattutto quando non sono particolarmente noti. Questa scrittrice merita più attenzione e notorietà, per capacità e creatività. Non è da tutti saper raccontare la sofferenza e l’inquietudine in sole 5 righe di testo. Quanto ciò accade significa che si è di fronte ad una grandezza intellettuale.
Notte di Novembre fu scritta tra il 1911 e il 1913 e fa parte della raccolta di poesie Verse di Adelaide Crapsey che fu pubblicata postuma dalla Manas Press nel 1915.
Leggiamo questa breve e intensa poesia di Adelaide Crapsey per coglierne il profondi significato.
Notte di novembre di Adelaide Crapsey
Ascolta…
Con debole, secco fruscìo,
Come passi di fuggevoli fantasmi,
Le foglie, gelide, si staccano dagli alberi
E cadono.****************
November Night, Adelaide Crapsey
Listen…
With faint dry sound,
Like steps of passing ghosts,
The leaves, frost-crisp’d, break from the trees
And fall.
Notte di Novembre, la fine della vita in time-lapse
Notte di Novembre di Adelaide Crapsey è una poesia che riesce a donare al lettore le sensazioni che segnano il viaggio della vita che conduce alla fine, attraverso la metafora del freddo autunno di novembre. Una poesia che porta con sé anche l’immensa malinconia che la stagione che prepara all’inverso inevitabilmente trasmette.
Ma, se ci si immerge nelle 5 righe della poesia, Novembre, l’autunno e la notte sono i pensieri che la poetessa americana mette in evidenza per condividere le proprie sensazioni, in quanto è consapevole che la sua vita, a causa di una grave malattia, sta per finire.
Diagnosticata la tubercolosi cerebrale nel 1911, passò gli ultimi anni della sua vita in un sanatorio a Saranac Lake, New York. Crapsey scelse di non rivelare la sua malattia alla famiglia finché la gravità non rese impossibile mantenere il segreto. Tuttavia, non mostrò alcuna reticenza a parlare della morte nei suoi versi, come sembra essere chiaro in November Night.
L’atmosfera del poema, che richiama le atmosfere gotiche in chiave più romantica, mette in scena a velocità rallentata l’intera vita. La bellezza di quest’opera è nelle parole utilizzate da Adelaide.
Queste sembrano trasmettere immagini in movimento a rallentatore. La poesia sembra un time-lapse fotografico, i versi diventano fotogrammi che riescono a dilatare il tempo permettendo al lettore di vivere attimo per attimo le infinite emozioni che la poesia vuole rappresentare.
Un pensiero che diventa visuale caratterizzato da due momenti emblematici: le foglie secche che si staccano dal ramo, i passi dei fantasmi che passano veloci. In queste due immagini c’è la vita in tutta la sua profonda verità. La vita corre veloce come il tempo che ci mettono la foglie d’autunno a raggiungere il suolo e finire la loro esistenza.
La poetica delle 5 righe
Adelaide Crapsey ha creato una forma poetica basata sulle 5 linee o righe, chiamata cinquain, che in italiano possiamo tradurre come cinquina. Una forma stilistica che riflette tutta la sua vita piena di difficoltà e incongruenze. Nella sua poesia le prime quattro righe creano aspettativa, la quinta spegne l’attesa catapultando il lettore nello stress emotivo e nel malessere che Adelaide Crapsey è stata costretta a subire.
Il suo interesse per il ritmo e la metrica l’ha portata a creare una variazione unica sulla cinquina, una forma a 5 linee di 22 sillabe influenzate dall’haiku giapponese e dal tanka.
Chi era Adelaide Crapsey
Adelaide Crapsey è nata il 9 settembre 1878 a Brooklyn, New York. È cresciuta a Rochester, New York. Era figlia del reverendo Algernon Crapsey, un ecclesiastico episcopale. Dopo aver frequentato la Kemper Hall di Kenosha, Wisconsin, Crapsey entrò nel Vassar College, dove si laureò nel 1901.
Negli ultimi anni di vita scrisse versi che la resero nota e piuttosto famosa. Aveva un profondo interesse per il ritmo e il metro che la portò a ideare un verso chiamato cinquina, una forma di 5 versi con 2 sillabe nel primo e nell’ultimo verso e quattro, sei e otto nei tre versi intermedi. Di solito ha una cadenza giambica.
Crapsey insegnò allo Smith College. Sebbene le fosse stata diagnosticata la tubercolosi nel 1911, tenne segreta la sua malattia e continuò a insegnare fino al collasso del 1913. Si trasferì quindi in una casa di cura privata a Saranac Lake, New York, dove rimase per un anno. Nell’agosto del 1914, Crapsey tornò a Rochester, dove morì l’8 ottobre 1914, all’età di 36 anni. È sepolta nel Mount Hope Cemetery.
Gran parte del lavoro di Adelaide fu pubblicato postumo e fu la poesia di Carl Sandburg, “Adelaide Crapsey”, a ristabilire lei e la sua forma d’arte nella cultura popolare.