Sei qui: Home » Poesie » “Coro sulla legalità” di Valerio Magrelli, una poesia per ricordare – e provare a cambiare le cose –

“Coro sulla legalità” di Valerio Magrelli, una poesia per ricordare – e provare a cambiare le cose –

Con "Coro sulla legalità" ricordiamo I giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, la loro scorta e tutti coloro i quali hanno perso la vita per il bene dell'Italia.

Sono trascorsi 32 anni dalla Strage di Capaci, che ci ha barbaramente privati di una delle figure cardine per la lotta contro la mafia. Con “Coro sulla legalità” intendiamo perpetuare la memoria dei magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, della loro scorta e di tutti coloro i quali si sono spesi fino all’ultimo istante per la salute e la libertà del nostro Paese.

Dove leggere “Coro sulla legalità” di Valerio Magrelli

“Coro sulla legalità” è tratta da una raccolta del 2006 pubblicata da Valerio Magrelli per Einaudi. Si tratta di un’opera dal titolo emblematico: “Disturbi del sistema binario“.

In questa breve raccolta, che consta di poco più di settanta pagine, l’autore riunisce due temi chiave per l’essere umano: quello del male e quello delle relazioni, con particolare attenzione alla famiglia in una chiave quasi autobiografica. La famiglia, un po’ reale, un po’ sognata, sembra a tratti rappresentare una via di salvezza all’oscurità che caratterizza il resto dei legami che accomunano gli uomini.

La poesia che stiamo per leggere, in particolare, analizza il concetto di legalità.

“Coro sulla legalità” di Valerio Magrelli

Legalità è legittima se lega il forte,
se tutela il debole.
È il nodo che scioglie l’umano
legandone i legami.
Non c’è legalità fuori da quel legame
dove si stringe per meglio liberare.

La poesia per spiegare il reale – e l’ideale –

Su cosa sia la legalità si potrebbero spendere fiumi di parole.

Invece, Valerio Magrelli si serve di soli sei versi che, luminosi, chiari e musicali, raccontano per mezzo della poesia cosa si celi dentro a un termine così usato, così desiderato, ma anche così maltrattato.

Un’allitterazione si dipana lungo tutto il componimento “legando” sia idealmente che concretamente versi e concetti: i suoni utilizzati per lo scopo sono infatti quelli del lemma “legare”: legalità, legittima lega al primo verso, legandone i legami al quarto, legalità legame al quinto.

Il concetto è ribadito dalla presenza del nodo, dalla voce verbale che evoca lo scioglimento. Un gioco di suoni e di parole attraverso cui Magrelli spiega cosa voglia dire “legalità” in modo poetico e profondo.

La strage in cui perse la vita Giovanni Falcone

Capaci, 23 maggio 1992: sono le 17.57.

Esplode inspiegabilmente un tratto dell’autostrada A29 che dall’aeroporto Punta Raisi conduce al capoluogo siciliano. In questo preciso istante, sulla stessa strada si trovano i giudici e coniugi Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, insieme agli agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Tutti morti sul colpo, uccisi da uomini senza scrupoli, incaricati da altri uomini senza scrupoli. L’esplosione causa anche 23 feriti.

Quella di Capaci è una strage che, insieme ad altre come quella di Via d’Amelio, ha colpito con brusca violenza il cuore dello Stato. Organizzata dai vertici mafiosi per togliere di mezzo Giovanni Falcone, uno dei nemici più pericolosi di Cosa Nostra, e spaventare quelli rimasti in vita.

Chi è Valerio Magrelli

Nato a Roma il 10 gennaio 1957, Valerio Magrelli è un importante poeta, scrittore, critico e traduttore.

L’autore di “Coro sulla legalità” si è laureato in Filosofia presso l’università degli Studi di Roma, ed è attualmente detentore di una cattedra di letteratura francese nella stessa università. L’autore, infatti, è specializzato proprio in francesistica.

Il suo esordio nel mondo della poesia risale agli anni ’80: a soli ventitré anni, infatti, Valerio Magrelli ha pubblicato “Ora serrata retinae” con Feltrinelli.

Ha tradotto autori del calibro di Mallarmé, Valéry, Verlaine e Barthes. Ha diretto una collana di poesie per Guanda e una per Einaudi, dove si è occupato di Scrittori tradotti da scrittoriun’interessante serie trilingue.

Al momento, Magrelli collabora con La Repubblica e ha all’attivo numerose pubblicazioni di diversi generi e forme. Fra tutte, spicca “Il Sessantotto realizzato da Mediaset” che, attraverso un dialogo con Niccolò Machiavelli, analizza lo stato di salute della Repubblica italiana.

L’autore ha ricevuto diversi riconoscimenti, fra cui il Premio Antonio Feltrinelli per la poesia conferitogli nel 2002 dall’Accademia dei Lincei. Le sue poesie sono tradotte in francese, inglese, spagnolo, serbo e croato.

© Riproduzione Riservata