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Giornata della Terra, 5 romanzi da leggere per riscoprire la ricchezza della natura

Il 22 aprile si celebra l'Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra. Per l'occasione, ti proponiamo 5 romanzi perfetti per riscoprire la ricchezza della natura.

La Giornata Mondiale della Terra, che ricorre ogni anno il 22 aprile, rappresenta un’occasione importante per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto l’apporto del singolo sia fondamentale per la tutela dell’ambiente che ci circonda.

In un mondo sempre più in pericolo, dovremmo acquisire una consapevolezza che al momento in molti di noi ancora manca: se ci crediamo davvero, possiamo fare la differenza in migliaia di modi diversi. Dal limitare il consumo di alimenti di origine animale al cercare di fare meno rifiuti, dall’essere più rispettosi nei confronti degli spazi naturali al moderare l’uso dell’acqua.

La terra che abitiamo è preziosa, ricca di bellezza e biodiversità. Sta a noi cercare di preservarla, giorno dopo giorno. Non è ancora troppo tardi. Ecco 5 romanzi che affrontano il tema in modo originale. Da leggere per riflettere, per cominciare a fare qualcosa di concreto.

5 romanzi da leggere in occasione della Giornata della Terra

Tasmania” di Paolo Giordano

“Tasmania” è il romanzo più recente che ti proponiamo in occasione della Giornata della Terra. In questo libro, Paolo Giordano parla di crisi. Una crisi che non risparmia nessun ambito del reale.

«Se proprio dovessi, sceglierei la Tasmania. Ha buone riserve di acqua dolce, si trova in uno stato democratico e non ospita predatori per l’uomo. Non è troppo piccola ma è comunque un’isola, quindi facile da difendere. Perché ci sarà da difendersi, mi creda». “Tasmania” è un romanzo sul futuro.

Il futuro che temiamo e desideriamo, quello che non avremo, che possiamo cambiare, che stiamo costruendo. La paura e la sorpresa di perdere il controllo sono il sentimento del nostro tempo, e la voce calda di Paolo Giordano sa raccontarlo come nessun’altra. Ci ritroviamo tutti in questo romanzo sensibilissimo, vivo, contemporaneo.

Perché ognuno cerca la sua Tasmania: un luogo in cui, semplicemente, sia possibile salvarsi.

Il botanista” di Marc Jeanson e Charlotte Fauve

Il botanista, scritto a quattro mani da Marc Jeanson e Charlotte Fauve, è un libro che attraversa tre secoli e mezzo di storia e che ci farà entrare in un mondo di cui non sappiamo quasi nulla e che tuttavia è sempre più in pericolo: il nostro. La lettura perfetta da intraprendere per comprendere quanto sia ricca la terra che abitiamo.

Marc Jeanson è uno scienziato e un sognatore, appassionato di piante, di fiori, di alberi e di ramoscelli. Bisogna essere un po’ folli, oppure ben consapevoli dei pericoli che gravano sulla Terra per percorrerla senza sosta tentando di ricostruirla all’interno del più grande erbario del mondo: quello di Parigi. Qui si trovano milioni di tesori: ghirlande di Ramses II, palme del Madagascar, camomilla d’Athis-Mons, rampicanti polinesiani ormai estinti, ma anche zucche e rabarbaro, cipollotti e susini…

Walden” di H.D. Thoreau

Proseguiamo con un romanzo che ha segnato la storia della controcultura e che, attraverso la costruzione semplice e lineare del diario, non cessa di emozionare e di far riscoprire l’amore per la terra e l’ambiente.

Un semplice diario, che all’esperienza intima unisce la descrizione della vita quotidiana, materiale, fatta di suoni, silenzi, paesaggi reali e immaginari, è per contrasto una riflessione sull’economia, sulla politica, sulla democrazia, sugli Stati Uniti, che in quegli anni si vanno formando come potenza.

Tra le righe in cui la penna di un maestro mette in scena la semplicità della vita fra i boschi, scopriamo anche perché Thoreau è l’autore cui si ispireranno Gandhi e le controculture contemporanee.

Walden è un’opera inafferrabile e battagliera che ha saputo diventare la bibbia dell’anticonformismo, del rifiuto delle leggi ingiuste e di una vita sobria e immersa nella Natura

L’anno del diluvio” di Margaret Atwood

Se ti piacciono i romanzi distopici, ti consigliamo, in occasione della Giornata della Terra, “L’anno del diluvio” di Margaret Atwood.

In un mondo pericolosamente vicino al nostro, la Creatura si è sostituita al suo Creatore e, grazie all’ingegneria genetica, ha stravolto la Natura. La fede nella scienza è ormai un credo assoluto, integralista, fanatico. Tutto si vende, tutto si compra – l’identità, il sesso, la giovinezza – ma a che prezzo?

Eppure c’è chi ha deciso di sottrarsi a questa logica perversa e distruttiva: è la setta dei Giardinieri di Dio. Novelli Adami e Eve, vivono nel sacro rispetto delle Specie animali e vegetali del pianeta sfuggite all’estinzione, cercando di convertire gli altri esseri umani in vista dell’imminente catastrofe.

Qualcosa, là fuori” di Bruno Arpaia

Infine, un romanzo che racconta gli spaventosi mutamenti della terra, in primis quelli climatici, attraverso la storia di un neuroscenziato.

In un’Europa prossima ventura, devastata dai mutamenti climatici, decine di migliaia di «migranti ambientali» sono in marcia per raggiungere la Scandinavia, diventata il territorio dal clima più mite e favorevole agli insediamenti umani. Livio Delmastro, anziano professore di neuroscienze, è uno di loro.

Ha insegnato a Stanford, ha avuto una magnifica compagna, è diventato padre, ma alla fine è stato costretto a tornare in un’Italia quasi desertificata, sferzata da profondi sconvolgimenti sociali e politici. Lì, persi la moglie e il figlio, per sedici anni si è ritrovato solo, senza più voglia di vivere, ma anche senza il coraggio di farla finita.

Poi, come migliaia di altri, ha pagato guide ed esploratori e ora, tra sete, fame e predoni, cammina in colonna attraverso terre sterili, valli riarse e città in rovina, in un continente stravolto e irriconoscibile…

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