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Gianluca Riccio, editore di Letteratu.it, ”Per incrementare gli ebook è indispensabile una maggiore diffusione dei lettori digitali”

SPECIALE LIBRI E DIGITALE - Disponibilità immediata, costi di produzione ridotti, impatto ridotto sull’ambiente. L'ebook vince per praticità ed usabilità secondo Gianluca Riccio, editore di Letteratu.it, la rivista letteraria online e cartacea nata per incoraggiare e stimolare all’approccio creativo nei confronti della lettura e della scrittura...

 L’editore interviene sul dibattito libri e digitale ed illustra i possibili vantaggi del digitale in ambito editoriale

 

MILANO – Disponibilità immediata, costi di produzione ridotti, impatto ridotto sull’ambiente. L’ebook vince per praticità ed usabilità secondo Gianluca Riccio, editore di Letteratu.it, la rivista letteraria online e cartacea nata per incoraggiare e stimolare all’approccio creativo nei confronti della lettura e della scrittura. Gianluca Riccio in primis spiega l’importanza di comunicare con i propri lettori anche sui social network e prosegue illustrando i possibili ostacoli che può incontrare la diffusione digitale.

 

Da cosa nasce l’idea di realizzare pagine facebook per il vostro portale?
Letteratu fanpage nasce con l’esigenza di condividere le notizie quotidiane del nostro portale con i nostri lettori. Libri Libri Libri fanpage ha invece l’intento di condividere con un più vasto pubblico l’esperienza della lettura, aprendo le porte anche ad altre piccole e grandi case editrici, ad aspiranti scrittori e al più vasto pubblico dei lettori, per sviluppare un maggior senso critico nel pubblico e scambiare impressioni dal basso, senza subire eccessive influenze dal tam-tam della promozione editoriale.

 

Qual è il vostro pubblico di riferimento?
Ogni giorno visitano il nostro portale e le nostre fanpages tantissime persone curiose, appassionate di letteratura, addette ai lavori accomunate da un’esigenza quasi insopprimibile, che a volte supera perfino quella di leggere (o scrivere) un libro: quella di condividere questa esperienza con gli altri, per capire se le corde del nostro cuore pizzicate da un libro (o da una poesia) stanno suonando un assolo o una sinfonia corale.

 

Come vede, da qui a 5 anni, il mercato dell’editoria italiana con lo sviluppo della digitalizzazione?
La situazione dell’editoria italiana in relazione alla digitalizzazione è quanto mai incerta: se da un lato assistiamo ad un incremento della proposta ebook, sperimentiamo ancora un notevole ritardo nella diffusione dei readers, fattore chiave nelle scelte d’acquisto dei lettori. Il cartaceo nel nostro paese ha una quota considerevolmente più alta rispetto ad altri. In 5 anni potrebbe cambiare tutto o nulla, per noi il ruolo-chiave è quello dei supporti: il gradimento dei lettori passa per dispositivi più graditi al pubblico, economici e facili da leggere.

 

Quale contributo può dare il digitale per la lettura? Sono più i vantaggi o gli svantaggi?
I vantaggi compensano di gran lunga gli svantaggi di non avere a portata di mano un supporto cartaceo. I testi sono nell’immediata disponibilità dei lettori, i costi di produzione (e non a caso uso questa parola in luogo di ‘stampa’) sono ridotti moltissimo e l’impatto sull’ambiente si riduce notevolmente. Siamo convinti che l’esperienza di leggere un buon libro, profumato di nuovo e ‘consistente’, sia impagabile. L’ebook vince per praticità ed usabilità.

 

Come reagiranno case editrici, pubblico e distributori  all’introduzione sempre più frequente dei supporti ebook?
E’ in questa interazione che ravvisiamo i maggiori cambiamenti: un sistema così capillare e rapido di formazione e distribuzione del contenuto può cambiare la struttura stessa dei libri: probabilmente lo sta già facendo. Assisteremo a formati sempre nuovi, e ad una graduale trasformazione della letteratura. Più precisamente prevediamo una ‘letteratura’ adatta agli ebook (che incontra dunque un gradimento maggiore presso il pubblico che adopera maggiormente un device anzichè la copia cartacea) ed una letteratura ‘tradizionale’, che magari farà qualche ritocco anche sul cartaceo per stare al passo coi tempi. Nasceranno nuovi distributori ed in generale si moltiplicheranno i punti di raccolta: la vendita diretta sarà affiancata alla presenza di una produzione nei maggiori portali di settore. In sintesi: capillarizzazione.

 

Come successo per la musica e per il cinema, teme che l’introduzione del digitale possa compromettere la proprietà intellettuale?
Di certo i rischi per l’editoria sono maggiori: copiare e diffondere in pochi secondi migliaia di ‘copie’ è ben diverso da cercare e stanare tipografie che stampano copie fasulle o copisterie che inondano di libri fotocopiati il mercato. La proprietà intellettuale si salva sviluppando supporti di qualità, che l’utente trovi più bello e giusto acquistare ‘in originale’. Per il cinema penso al 3D ed al Blu Ray come supporti che donano un’esperienza non replicabile. Per la musica penso ai concerti dal vivo come esperienze non replicabili. Per la letteratura un’idea ce l’abbiamo, e si avvicina come modello di distribuzione alla fornitura seriale di contenuti: si tratta di un progetto in fase di Start-up che stiamo sviluppando con Letteratu.it.

19 ottobre 2012

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