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Libreria Belgravia, la libreria torinese che promuove la lettura dentro e fuori le sue strutture

Non solo spazio di vendita, ma realtà capace di rilanciare sul territorio le offerte culturali. Con questo scopo è stata fondata 18 anni fa la Libreria Belgravia di Torino, diventata nel corso degli anni un punto di riferimento cittadino. I responsabili Maria Caldarone e Luca Nicolotti illustrano l’importanza di valorizzare i libri non solo all’interno della struttura, ma anche all’esterno, partecipando a diverse iniziative...

Maria Caldarone e Luca Nicolotti presentano le diverse attività lanciate all’interno delle due librerie da loro gestite e spiegano come resistere alla concorrenza delle grandi catene e adattarsi all’era digitale


MILANO – Non solo spazio di vendita, ma realtà capace di rilanciare sul territorio le offerte culturali. Con questo  scopo è stata fondata 18 anni fa la Libreria Belgravia di Torino, diventata nel corso degli anni un punto di riferimento cittadino. I responsabili  Maria Caldarone e Luca Nicolotti illustrano l’importanza di valorizzare i libri non solo all’interno della struttura, ma anche all’esterno, partecipando a diverse iniziative. “Abbiamo sempre pensato che il libro andasse portato fuori libreria, tra le persone, per cui abbiamo partecipato a festival, iniziative di piazza, cercando sempre di mantenere un approccio dinamico coi nostri potenziali lettori”. Tra le esperienze più belle, una sfilata di moda organizzata con Edizioni Fanucci per presentare un romanzo sul vintage e una settimana di incontri mattutini in libreria (quattro classi elementari ogni mattina divise in due turni) con bambini delle elementari guidati da una coppia di illustratrici professioniste diversa ogni mattina, che han fatto fare loro un laboratorio sulla pace a partire da una mostra di disegni fatti da bambini di un campo profughi palestinese.

Quali elementi contraddistinguono le vostre librerie?
Pensiamo che una vera libreria non debba essere solo uno spazio di vendita, ma innanzitutto un soggetto capace di rilanciare sul territorio le offerte culturali più interessanti della città. Decentrare l’offerta di libri di qualità e di iniziative culturali, in sinergia e collaborazione con tutti i soggetti privati e pubblici disponibili: questo è l’impegno professionale e organizzativo che ci caratterizza. Per questo, alla sede “storica” di via Monginevro 44bis (Torino), abbiamo affiancato una nuova libreria in via Vicoforte 14/d (sempre a Torino, a 20 metri da via Frejus, altrettanti da corso Peschiera e altrettanti da corso Trapani) dove c’è lo spazio per fare mostre, incontri con le scuole, appuntamenti culturali a 360 gradi.

Le vostre librerie, oltre alla vendita di libri, quali altri attività e servizi fornisce?
Innanzitutto garantiamo la prenotazione dei libri anche via mail o via telefono, o tramite Facebook. Poi un secondo servizio è un ampio spazio di scambia libro gratuito permanente: la quantità di libri che i lettori portano e lasciano è la stessa che possono portarsi via. Un terzo servizio e un angolo del no-profit, ovvero la possibilità per le associazioni no profit di allestirsi una vetrina per un mese, abbinando un evento e una raccolta fondi tramite offerta in cambio del materiale che loro espongono: attività ovviamente totalmente gratuita per l’ associazione ospite.

Come si inserisce la vostra realtà, all’interno del proliferarsi delle grandi librerie gestite dai colossi editoriali, come Feltrinelli e Mondadori?
La nostra realtà combatte la proliferazione delle grandi catene, coltivando con attenzione una serie di specializzazioni: bambini e ragazzi (0-16anni); filosofie orientali e terapie naturali; saggistica e narrativa sul problema del rapporto nord sud del mondo; letterature dei paesi emergenti; sviluppo eco e biosostenibile; psicologia; fantascienza e fantasy. Inoltre sono presenti 4 corner: cinema; graphic (street art, illustrazione e graphic novel); informatica; storia sociale.

Ci sono iniziative legate al digitale all’interno delle vostre librerie? Il mercato dell’ebook secondo rappresenta un ostacolo o un aiuto per la vostra rete distributiva?
A New York quasi tutte le librerie maggiori hanno un reparto ebook con tagliandi e percentuali su vendite, tutte si sono fornite di lettori Android o Apple e permettono ai loro clienti di leggere e scaricare in libreria. Così Berlino e Londra. In Italia siamo come sempre, fermi "al profumo della carta". Stiamo organizzando con la casa editrice Mnamon (una casa editrice esclusivamente digitale) la prima presentazione esclusivamente di ebook mettendo attorno al tavolo 5-6 autori. La cosa divertente è stata per esempio scoprire che uno degli autori di ebook è un autore di un libro cartaceo che abbiamo promosso e presentato in libreria nei mesi scorsi. Questo aneddoto ci fa capire che mescolando senza pregiudizi cartaceo ed elettronica la libreria può offrire agli autori e alle case editrici un servizio flessibile a 360 gradi: che è l’ arma vincente contro qualsiasi concorrenza. Il nostro claim è: “venite alla Belgravia perche…l’ innovazione abita qui!”. Dietro questa frase c’è la consapevolezza che l’ educazione alla lettura e quindi l’ ampliamento dei lettori passa attraverso lo svecchiamento del modo di presentare il libro.

28 luglio 2012

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