Esce oggi il nuovo libro dell’autore chiamato a rispondere in tribunale dell’intervista del 2013 in cui espresse solidarietà nei confronti del movimento No Tav
MILANO – Esce oggi in libreria “La parola contraria”, edito da Feltrinelli. In questo piccolo volume l’autore Erri De Luca approfondisce la sua posizione riguardo l’accusa di istigazione a delinquere che gli è stata mossa e per la quale sarà processato il 28 gennaio. L’epicentro dell’accusa è da ricercare in un’intervista risalente al settembre del 2013, nella quale lo scrittore napoletano affermò che la costruzione del tratto ferroviario Torino-Lione ad alta velocità in Val di Susa andasse sabotato.
PROCESSO – Per queste sue parole Erri De Luca è stato incriminato dalla procura di Torino per istigazione a delinquere, dopo la denuncia della Ltf, la società a partecipazione italiana e francese incaricata di costruire il tratto ferroviario Torino-Lione. Il fascicolo è firmato dai magistrati Antonio Rinaudo e Andrea Padalino. Il 28 gennaio a Torino si aprirà il processo.
LIBERTA DI PAROLÀ – “Nell’aula del tribunale – scrive De Luca nel suo pamphlet – non sarà in discussione la libertà di parola. Quella ossequiosa è sempre libera e gradita. Sarà in discussione la libertà di parola contraria, incriminata per questo. Per questo diritto sto nell’angolo degli imputati. Ho detto le mie convinzioni a un organo di stampa e i pubblici ministeri le hanno fatte rimbalzare su tutti gli altri. Se quelle frasi istigavano, la pubblica accusa le ha divulgate molto di più, ingigantendole e offrendo loro un ascolto di gran lunga maggiore.”
14 gennaio 2015
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