Vi segnaliamo un’interessante immersione nell’arte fra moderno e contemporaneo con la Milano Art Week fino al 14 aprile 2024.
Per l’occasione musei, centri d’arte, fondazioni private e spazi progettuali offrono al pubblico un ricco programma di esposizioni, iniziative, performance, inaugurazioni e aperture speciali.
Milano è tra le prime cinque città europee per vivacità, ricchezza e accessibilità dell’offerta culturale: per questo non può mancare Milano Art Week.
Milano Art Week
Cuore della settimana è Miart, dove l’arte contemporanea di tutto il mondo si incontra in fiera con le esposizioni di 181 gallerie d’arte da 28 paesi.
Milano ArtWeek è la settimana dedicata all’arte moderna e contemporanea, frutto della stretta collaborazione con miart e con le principali istituzioni pubbliche e private milanesi.
5 mostre da non perdere
Centinaia di mostre, performance, installazioni, talk, proiezioni, affissioni dedicati al contemporaneo, diffuse in tutta la città. Scopriamo 5 appuntamenti da non perdere.
Comizi di non amore – Francesco Vezzoli
Comizi di non amore – The prequel (Contestant n. 3: Marianne Faithfull) è il ritratto legato a una delle opere di Francesco Vezzoli più note: Comizi di non-amore, concepita in occasione della mostra Trilogia della morte (2004) alla Fondazione Prada a Milano, ispirata a due celebri lavori cinematografici di Pier Paolo Pasolini, Comizi d’amore (1965) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).
In Comizi di non-amore Vezzoli reinterpreta la tradizione del documentario e del cinéma-vérité secondo i canoni più classici della televisione pop, trasformando il film inchiesta di Pasolini in un vero e proprio reality show in cui, come sempre accade nei suoi lavori, partecipano figure ‘cult’ come Catherine Deneuve, Antonella Lualdi, Terry Schiavo, Jeanne Moreau e Marianne Faithfull.
Proprio quest’ultima è il soggetto del lavoro acquisito da Banca Generali, che consiste in una riproduzione fotografica di un ritratto della cantante e attrice britannica, simbolo della Swinging London, su cui Vezzoli è intervenuto con dei ricami in filo metallico.
L’impiego di questa tecnica si interseca con un’analisi che Vezzoli ha portato avanti sull’iconicità femminile e sulla relazione tormentata tra identità pubblica e vita privata.
All’interno di questa complessa dinamica, una pratica privata, domestica e solitaria come quella del ricamo diventa il filo che lega molto fragilmente queste due dimensioni altrimenti difficilmente conciliabili.
Il ritratto diventa il punto di incontro di due universi opposti – quello pubblico della fama e quello privato di una pratica prettamente domestica – dove la dimensione sociale dell’immaginario glamour s’intreccia con la solitudine del gesto reiterato, quasi ossessivo e contemplativo di ricamare.
HUMAN IMAGE RECOGNITION
Human Image Recognition di Alessandro Sambini è la prima mostra fotografica promossa da La Galleria BPER Banca, che avrà luogo a Milano, nella nuova sede di BPER Banca Private Cesare Ponti, realizzata in collaborazione con lo Studio Legale Pavesio e Associati with Negri-Clementi.
Curata da Andrea Tinterri e Luca Zuccala, founder di Galleria Indice, e con il contributo della consulente d’arte Giorgia Ligasacchi, l’esposizione vuole far riflettere sul rapporto tra l’uomo e le nuove tecnologie, tra l’uomo e l’Intelligenza Artificiale.
Sambini propone tre tipologie diverse di opere in cui si sostituisce all’algoritmo modificando le immagini e trasformandole in generatori di altre visioni, anche a partire dalle collezioni di BPER Banca
TRA ME E TE L’ALFABETO INESISTENTE. OTTONELLA MOCELLIN E NICOLA PELLEGRINI IN DIALOGO CON VINCENZO AGNETTI
DOVE ALBERO È FORESTA
SELVATICA. UNA RIFLESSIONE SULLA NATURA