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Festa della Liberazione, 5 musei da visitare con ingresso gratuito il 25 aprile

Vi segnaliamo 5 appuntamenti ai musei da non perdere per trascorrere il 25 aprile, giorno della Liberazione, immersi nell'arte 

Il 25 aprile 2024, in occasione della Festa della Liberazione, i musei e i parchi archeologici statali saranno aperti gratuitamente, così come proposto dal Ministro della CulturaGennaro Sangiuliano.

Il Ministro Sangiuliano ha dichiarato quanto segue: “Rinnoviamo l’iniziativa anche quest’anno: il 25 aprile sarà la prima di tre nuove giornate gratuite da me fortemente volute per associare a ricorrenze altamente simboliche per la Nazione la visita nei luoghi della cultura.

Liberazione, le iniziative ai musei per il 25 aprile

Di seguito ci segnaliamo 5 appuntamenti ai musei da non perdere per trascorrere il 25 aprile immersi nell’arte.

Museo nazionale d’Abruzzo, L’Aquila

Martedì 25 aprile, anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista, il Museo Nazionale d’Abruzzo sarà aperto gratuitamente al pubblico.

I visitatori potranno accedere alla sede di Borgo Rivera del Museo Nazionale d’Abruzzo e alla sala del bastione est del Castello cinquecentesco con l’allestimento dello scheletro fossile del mammut.

Reggia di Casera, Caserta

Gli Appartamenti Reali e il Parco Reale della Reggia di Caserta saranno visitabili con ingresso gratuito.

La visione di Carlo di Borbone ha cambiato per sempre le sorti del territorio. Il fulcro del suo progetto, la Reggia di Caserta, è oggi una delle residenze reali più grandi al mondo, Patrimonio dell’Umanità dal 1997 insieme all’Acquedotto Carolino e al Belvedere di San Leucio.

Comprende il Palazzo Reale, il Parco Reale, il Giardino Inglese, il Bosco di San Silvestro e l’Acquedotto Carolino. Con le sue 1.742 finestre, 123 ettari di Parco Reale, 3 km di Via d’Acqua e oltre 200 specie botaniche nel Giardino Inglese, il Complesso si configura ancora oggi come motore di sviluppo per il territorio, promotore della diffusione di cultura e simbolo di bellezza nel mondo.

Pinacoteca nazionale di Bologna e a Palazzo Pepoli Campogrande

Anche presso la Pinacoteca nazionale di Bologna e a Palazzo Pepoli Campogrande, il 25 aprile, è previsto l’ingresso gratuito.

La Pinacoteca Nazionale di Bologna nasce nel 1808 come quadreria dell’Accademia di Belle Arti, l’istituto d’istruzione sorto dalle ceneri della settecentesca Accademia Clementina.

L’antico nucleo, proveniente dall’Istituto delle Scienze, fu in seguito arricchito dalla straordinaria raccolta di quasi mille dipinti frutto delle soppressioni di chiese e conventi compiute dopo l’ingresso delle truppe napoleoniche a Bologna, tra il 1797 e il 1810, e nuovamente a seguito delle soppressioni del 1866 attuate dal nuovo stato italiano.

Nella sede distaccata di Palazzo Pepoli Campogrande è possibile ammirare le sale splendidamente affrescate dai principali protagonisti della grande decorazione bolognese tra la seconda metà del Seicento e gli inizi del secolo successivo: il Salone d’onore con la trionfale Apoteosi di Ercole di Canuti, la Sala di Felsina con le pitture composte e aggraziate dei fratelli Rolli, le sale delle Stagioni e dell’Olimpo, dove l’irriverente Giuseppe Maria Crespi contamina la decorazione celebrativa con i modi della pittura di genere, l’elegante classicismo della Sala di Alessandro di Donato Creti.

Gli ambienti del piano nobile di Palazzo Pepoli Campogrande ospitano alle pareti alcuni dipinti della quadreria Zambeccari, la ricca collezione destinata alla pubblica fruizione a fine Settecento dal marchese Giacomo Zambeccari ed entrata a far parte delle raccolte della Pinacoteca nel 1884.

Museo Archeologico Nazionale di Formia, (LT)

Ingresso gratuito per i visitatori che il 25 aprile sceglieranno di visitare il Museo Archeologico Nazionale di Formia.

Il Museo Archeologico Nazionale di Formia occupa un’ala del settecentesco palazzo municipale, nota come ‘Stalloni dei Borbone’.

La raccolta è composta in prevalenza da sculture di elevato livello artistico, databili tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C., periodo della maggiore fioritura della città.

Si tratta di statue virili e muliebri di carattere onorario, erette da membri illustri della società formiana e da personaggi della famiglia imperiale rinvenute soprattutto nell’area dell’antico foro.

Sono inoltre presenti elementi architettonici e reperti riferibili alla sfera funeraria e raffigurazioni di divinità e soggetti mitologici destinati a decorare le lussuose ville marittime che sorsero numerose sul litorale.

Museo Archeologico Nazionale di Altamura, Bari

Il Museo Archeologico Nazionale di Altamura nasce dalla volontà di riunificare i numerosi ritrovamenti di carattere archeologico di tutto il territorio dell’Alta Murgia, dalla Preistoria al Medioevo e costituisce una sintesi della civiltà dei Peucezi fino ai territori più interni, verso la Basilicata e l’arco ionico.

Nella giornata dedicata all’anniversario della liberazione d’Italia, una delle date simbolo della storia nazionale, l’ingresso al museo sarà gratuito.

 

 

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