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Firenze, le opere d’arte degli Uffizi saranno catalogate in 3D

Un accordo internazionale di cooperazione con l’Università dell’Indiana per catalogare l’intero parco marmoreo

MILANO – Gli Uffizi di Firenze saranno in 3d. E’ stato ufficialmente stipulato un accordo internazionale  di cooperazione tra le Gallerie e l’Università dell’Indiana per catalogare in 3D l’intero parco marmoreo greco e romano che appartiene alla collezione di uno dei poli più importanti del pianeta culturale.

L’ACCORDO – Saranno interessati in totale 1260 pezzi in marmo fra sculture, are e sarcofaghi. Fra tutti quattro capolavori di età ellenistica come l’ Alessandro morente, la Venere Medici, il Cinghiale e la Venere inginocchiata. In Galleria verranno trasformate in opere tridimensionali 320 pezzi dal secondo secolo  avanti Cristo al quarto dopo Cristo presenti in Galleria, oltre a quelli (240) custoditi sia a Palazzo Pitti che a Boboli che nei vari depositi.

L’IMPRESA –  I ricercatori dell’università americana sovvenzionerà l’intero progetto con circa 600 milioni di dollari. Si parte il lunedì, il giorno di chiusura del museo, quando verranno scattate migliaia di foto con un sistema innovativo che permetterà ingrandimenti macroscopici. Nascerà così il ricco e prezioso database che sfrutta il 3d. A disposizione di studiosi di tutto il mondo che potranno esaminare le opere senza muoversi da casa e soprattutto osservarle da tutte le angolazioni possibili, e non come nelle foto dei cataloghi ritratte soltanto di fronte.

LA TUTELA PRIMA DI TUTTO – L’altro obiettivo è quello di proteggere il vasto patrimonio e catalogarlo visivamente in tutta la sua interezza nel caso di perdite, incidenti o devastazioni di ogni natura. In più la digitalizzazione servirà a riprodurre i colori che anticamente ricoprivano queste sculture e anche a servirà a stabilire esattamente il loro peso dell’opera, oggi difficile da calcolare fisicamente per la mole e il volume della stessa. L’operazione verrà completata nell’arco di cinque anni.

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