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5 cose da sapere prima di visitare una mostra d’arte

Andare a vedere una mostra d'arte arricchisce sempre, sia a livello umano che cognitivo. Ecco 5 cose da sapere prima di recarsi ad una mostra

MILANO – Andare a vedere una mostra d’arte arricchisce sempre, sia a livello umano che cognitivo. Spesso, si decide di visitare una mostra o uan galleria soltanto per amirare dal vivo ciò che si è studiato sui libri di scuola o si potuto apprezzare soltanto navigando in rete. Ci sono cose che si dovrebbe sapere prima, durante e dopo la propria visita all’esposizione? Se siete frequentatori abituali di mostre ed installazioni artistiche, forse in questo articolo non troverete nulla di nuovo, mentre i meno esperti o comunque coloro che hanno in mente di visitare una mostra o un’esposizione dedicata ad un artista o periodo del quale conoscono ben poco, possono trovare delle particolari indicazioni che, magari, il più delle volte si danno per scontato. Scopriamole insieme.

 

1. Conoscere meglio l’autore della mostra che si sta andando a visitare
Forse non si conosce nel dettaglio la vita e la corrente artistica dell’autore/fotografo/artista che si sta andando a vedere. E’ una buona occasione per leggere qualcosa su di lui, cercare di scovare dei temi più approfonditi o degli aneddoti sulle sue foto/opere più importanti. Molto spesso un artista attraversa dei “periodi” che caratterizzano le sue opere. Se saperne di più per il proprio piacere personale non bastasse, conoscere qualcosa in più relativamente ad un autore vi servirà per fare bella figura con amici o fidanzati/e che vi accompagneranno.

 

2. Affidarsi ad una guida (cartacea, digitale o umana)
Siate umili: anche se si tratta del vostro autore preferito, può essere sempre utile ricorrere a delle audio guide o a dei manuali-cataloghi inerenti sempre l’artista. Ogni cosa in più che puoi conoscere su un artista è uno strumento ulteriore per capirne l’opera e le virtù. Una volta arrivati alla mostra, poi, ascoltare il responsabile oppure una semplice guida che illustra le opere ai visitatori non fa mai male. L’ideale sarebbe partecipare all’inaugurazione della mostra con i curatori e, magari, con l’artista (se ancora vivente…).

 

3. Fermarsi e prendersi tutto il tempo che serve per ammirare le opere
Se c’è una cosa che un amante dell’arte non sopporta è vedere persone che passano davanti a quadri o foto come se stessero facendo una passeggiata in centro a guardare le vetrine dei negozi. Se si decide di visitare una mostra, si dà per scontato che si abbia un minimo di interesse verso un certo autore o una corrente artistica particolare. Una volta che si è scelto di visitare una particolare esposizione, il consiglio è quello di dedicare tutto il tempo che serve per visitare ed apprezzare in pieno tale mostra. Magari, può capitare di scrutare particolari che non avevate mai notato di una specifica opera, scoprire che certe foto o quadri vi provocano particolari pensieri ed emozioni, magari così forti da cadere in estasi (potrete, così, dire anche voi di essere stati vittime della celebre Sindrome di Stendhal almeno una volta nella vita!)

 

4. Si fotografare, No paparazzare!

Il Decreto cultura del maggio 2014 conteneva diverse disposizioni, tra cui la possibilità di ‘effettuare liberamente foto all’interno dei musei con qualsiasi dispositivo elettronico’. Le nuove regole del Decreto avevano l’obiettivo di promuovere la ‘libera manifestazione del pensiero o espressione creativa’ o la ‘conoscenza del patrimonio culturale’. Vietato naturalmente l’uso di qualsiasi tipo di flash o fonte di illuminazione artificiale durante lo scatto, così come qualsiasi strumentazione che richiede il contatto fisico con l’opera d’arte. Tutto molto bello, ma non dimenticatevi che vi trovate sempre in un luogo pubblico e non al parco: ciò implica il rispetto di un codice etico e l’applicazioen del buon senso. Il ‘bon ton’, in questi casi, richiede il non eccessivo uso di macchine fotografiche o scatti con il proprio smartphone. Evitate, soprattutto, di scattarvi dei selfie con alcune opere d’arte come se fossero delle star in carne ed ossa: perchè dare per scontato che La Gioconda o il David gradirebbero?

 

5. Parlare della mostra…ma solo alla fine.
Quando si visita una mostra, non bisogna partire da preconcetti, di qualunque natura siano (negativi o positivi). Soprattutto, non bisogna arrivare a facili conclusioni durante la tua visita, facendo commneti o aprendo veri e propri dibattiti con i propri compagni. Bisogna godersi le opere e l’esperienza fino in fondo. Una volta finita la mostra, occorre prendersi del tempo per confrontare l’esperienza insieme con chi l’ha vissuta con te. La condivisione e il confronto servono anche per consolidare l’esperienza, magari davanti ad una buona tazza di caffè. Non solo a caldo: anche nei giorni successivi è possibile farsi un’idea migliore ed elaborare meglio il proprio giudizio circa la mostra visitata. Leggere, consultare il web, andare in biblioteca alla ricerca di pubblicazioni che ti consentano di approfondire l’esperienza può risultare veramente utile. Inoltre, se si ha l’occasione, è consigliato tornare a vedere la mostra. La si vedrà con occhi nuovi, magari notando cose che non si erano viste la prima volta.

 

 

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