Solo un numero – racconto di Federica Cucco
3.25 del mattino. Non si vede una luce fuori. Nรจ un lampione, nรจ il faro di una macchina. Le finestre sono buie. Nessun suono, nessuna
3.25 del mattino. Non si vede una luce fuori. Nรจ un lampione, nรจ il faro di una macchina. Le finestre sono buie. Nessun suono, nessuna
La bambina la guardava, era bella la sua mamma mentre stirava. I capelli neri e lucidi, i grandi occhi a mandorla e un sorriso grande
Quel lunedรฌ mattina Fabio si era svegliato male. La notte era stato molto agitato; aveva fatto bagordi fino a tardi, comโera dโabitudine. Alzarsi, per andare
Ben Blatt ha creato un software in grado di passare in rassegna migliaia e migliaia di libri individuando le parole piรน ricorrenti per ogni autore
Lo chiamavano โ Il Guatemaltecoโ. Forse per via di quel colorito olivastro della pelle. Fumava sigari e spacciava donne. Ma talvolta si dilettava nel contrario.
Era rimasto solo. Una valanga di roccia si era staccata all’improvviso rotolando ferocemente verso di loro. Aveva sentito delle urla e delle esplosioni, non sapeva
All’improvviso, affannato, impaurito mi buttai a precipizio dalla scarpata che costeggiava la rotabile. Mimetizzato sotto rovi, nessuno fortunatamente, mi notรฒ. Sulla mia testa un fiume
ยซLa prego, signor Manno, mi dia un altro poโ di tempo!ยป Un uomo tarchiato e dallo sguardo torvo scosse ripetutamente la testa a quella richiesta
1 La vecchiaia รจ dura, ragazzi. Altrochรฉ. Specialmente quando la vivi da solo e il tuo lavoro appena concluso ti ha lasciato solo un po’
Mi fermai allโangolo della strada, tirai fuori dalla tasca il minuscolo pezzo di carta, lโindirizzo era quello, come il luogo descritto da te. A destra
Hai mai visto qualcuno piangere? Qualcuno che ti รจ caro. O almeno qualcuno che incontri tutti i giorni indipendentemente se lo vuoi vedere o no.